30 novembre 2016 – Trentino
Alla Coop Alto Garda è in arrivo lo sciopero
Ieri sera lavoratori hanno deciso la protesta più dura: braccia incrociate il 10 dicembre con picchetti davanti alla sede di Riva e al Blue Garden
Sciopero. Voluto, richiesto a gran voce e ora proclamato per il 10 dicembre con più picchetti davanti alla Coop di Riva e al Blue Garden. I lavoratori di Coop Alto Garda hanno votato la mobilitazione sindacale durante l’assemblea convocata ieri sera nella sede della Cooperativa altogardesana di piazza della Mimosa. Braccia incrociate per mettere in chiaro la propria posizione che non vuole scendere a patti con l’azienda e le loro ultime proposte. Una decisione che è stata presa da una sala gremita che contava la quasi totalità dei lavoratori (circa 160) coinvolti dall’imminente disdetta del contratto integrativo fissata per il 31 di dicembre. Alta partecipazione che riunisce formalmente le sigle sindacali di categoria dopo la frattura di qualche settimana fa, ricompostasi a seguito dell’ultimo incontro con Coop Alto Garda dove la direttrice Arianna Comencini e la presidente Chiara Maino non hanno dato le garanzie sperate e, a detta di Uil e Cisl, preannunciate. L’assemblea dei lavoratori è iniziata con il rappresentante sindacale Lamberto Avanzo (Cisl) che ha ripercorso l’evoluzione di questa complessa diatriba nei passaggi ufficiali, dalla disdetta dell’integrativo, avvenuta a settembre, fino alle proposte di dialogo dell’azienda con la concessione di una deroga dell’integrativo fino al 31 marzo, prolungandolo al massimo fino a Pasqua 2017. Accordo, quest’ultimo, che le sigle non hanno potuto accettare in quanto mette nero su bianco una data entro la quale, riscrittura o non riscrittura dell’integrativo, la disdetta diventerà effettiva. Di fatto Coop Alto Garda ha presentato un nuovo accordo sostanzialmente identico all’ultima proposta, con la disdetta al 31 marzo, aggiungendo la possibilità di un prolungamento in accordo tra le parti se necessario. Proposta rifiutata dalle sigle sindacali di categoria Cisl fisascat, Uiltucs e Cgil filcams in quanto la controparte non ha dimostrato di saper mantenere la parola data e quindi dimostrando inaffidabilità di contrattazione. Le volontà sindacali emerse durante il frenetico e acceso dibattito tra sindacati e lavoratori, alcuni dei quali delusi dalla gestione delle varie sigle in questo confronto con l’azienda, sono quelle di far sentire la voce dei lavoratori per impostare in modo chiaro una futura contrattazione, facendo capire quello che è il valore dei lavoratori e come questi non siano disposti a sottostare ai diktat aziendali. «Dobbiamo risultare compatti hanno dichiarato le sigle Uil Cisl e Cgil In questo modo potremmo ottenere rispetto nelle trattative». L’assemblea dei lavoratori ha quindi deciso di seguire questa linea nella speranza di lanciare un segnale importante e che venga adeguatamente interpretato dai vertici di Coop Alto Garda.
No Comments