2 febbraio 2017 – Corriere del Trentino
Telefonia
Allo sciopero aderisce il 60%
Partecipazione del 60% ieri allo sciopero dei dipendenti trentini della telefonia. Un’adesione considerata buona, visto che molti lavoratori vengono precettati e una parte era pure dislocata per l’emergenza nelle Marche. In tutto gli addetti coinvolti erano circa 350: per tutti da febbraio scatta la diminuzione di stipendio di circa 100 euro al mese, perché l’integrativo è stato disdetto dalla proprietà. La protesta inoltre era contro il mancato rinnovo pure dle contrato nazionale. Norma Marighetti responsabile del settore per la Slc Cgil trentina, ricorda che queste misure pesano molto soprattutto sulle spalle di chi è in contrato di solidarietà. «Non ci fermiamo» dice, annunciano altre iniziative di protesta per la fine del mese. Anche perché «di fronte alla massiccia mobilitazione di lavoratori del 13 dicembre scorso l’azienda è rimasta immobile — accusa Marighetti —. Un atteggiamento di chiusura e arroganza che non lascia spazio a nessun confronto. Non resta che andare avanti con la mobilitazione». Per Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil «un settore che è il perno dell’innovazione del Paese, deve basarsi su adeguate basi economiche, su un sistema bilaterale della formazione e su un sistema di welfare avanzato».
Scarica il pdf: telefonia ART 20217
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