14 febbraio 2017 –  Trentino, Corriere del Trentino

Mt Spedizioni, in mobilità 38 dipendenti

Il curatore fallimentare ha avviato la procedura, pochi giorni per richiedere la disoccupazione. Niente attività sostitutive

Sono 38 i lavoratori della Mt Spedizioni per i quali tra un mese e mezzo scatterà il licenziamento. Lo hanno comunicato ieri i sindacati all’assemblea dei lavoratori dell’azienda di Ala. L’istanza di fallimento era stata accolta i primi giorni di febbraio e già il 7 febbraio il curatore fallimentare ha avviato la proceduta di mobilità. Ci soo dunque dei tempi tecnici da osservare, durante i quali i lavoratori sono dal punto di vista formale dipendenti di Mt Spedizioni, la quale però ha dichiarato fallimento e dunque non è in grado di pagare gli stipendi. Per i lavoratori, fino a quando il licenziamento non sarà formalizzato, non sarà possibile fare domanda di disoccupazione. Nal frattempo però l’azienda ha pagato gli stipoendi di gennaio e dunque il conto delle spettanze è piuttosto limitato: toccherà al curatore il compito di liquidare i beni della società per poter pagare almeno in parte fornitori e dipendenti, cioè i creditori privilegiati.

Mt Spedizioni Srl era la società partecipata al 100% da Martinelli Trasporti, alla quale era subentrata due anni fa. Nel frattempo martinelli Trasporti era stata posta in concordato prevetivo, ma il crack della nuova società mette in crisi anche la procedura di concordato di martinelli, che si avvia a sua volta verso la bnancarotta. “Mt spedizioni avrebbe dovuto garantire la prosecuzione dell’attività e dunque un’occupazione per i dipendenti della storica società di trasporti di Ala, dopo che questa era andata in concordato. Purtroppo così non è stato: questa vicenda si chiude con un fallimento e 38 lavoratori resteranno a casa» spiegano i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, Stefano Montani, Giovanni Giorlando e Francesca Vespa. Ieri i sindacati hanno illustrato ai dipendenti la situazione e tutte le procedure da mettere in atto per ottenere la Naspi. Ci sono infatti 45 giorni di tempo per concludere la procedura di mobilità e arrivare ad un accordo sindacale. «La notizia del fallimento è arrivata inattesa – ammettono Montani, Mazzurana e Vespa -. Un’altra azienda di autotrasporto locale cede alla crisi del settore e alla competizione sempre più forte». Il sindacato fisserà a breve una nuova assemblea per informare i dipendenti nella maniera più completa. «Poi ognuno deciderà cosa fare, ma la cosa è essenziale è fornite tutte le informazioni nella maniera più chiara possibile» aggiunge Montani. L’auspicio, conclude il sindacato, è che si faccia avanti una nuova e solida realtà che possa garantire la prosecuzione dell’attività della. Ma ad oggi, aggiungono i sindacalisti, «non c’è nessuna opzione sul tavolo»

Scarica il pdf: Mt ART 140217.