17 gennaio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Integrativo Sait, si cerca la quadra I sindacati a Dalpalù: «Siamo compatti, non romperai il fronte»

Incontro interlocutorio ieri fra sindacati e Sait, per lavorare a un accordo sull’integrativo, disdetto unilateralmente a fine settembre dal consorzio. Prossimo appuntamento a fine mese, il 29, per cercare di chiudere. Se ci si riuscirà, nella busta paga di gennaio (in consegna ai primi di febbraio) i 480 dipendenti troveranno uno stipendio con un integrativo in parte variabile in parte fisso, a seconda del livello. Intanto però si apre un nuovo problema al Superstore di Trento: la società taglia le ore di pulizia (-20%) alla ditta Rekeep di Bologna che ha l’appalto. La Fisascat Cisl di Lamberto Avanzo minaccia un pacchetto di scioperi. Per esempio fino a fine anno 4 persone lavoravano 10 ore dalle 6 alle 9 pre-apertura; adesso solo 2 lavorano 6 ore.
Ieri i sindacati del terziario hanno approfondito i dati forniti dall’azienda, un passaggio per capire concretamente se la proposta del nuovo integrativo è sostenibile. Non sono arrivati a decidere se il sistema è sostenibile o meno, nei prossimi giorni sarà più chiaro. In teoria comunque il budget di oltre 1,5 milioni dovrebbe essere garantito, ciò non garantisce però che i soldi arrivino in busta paga. «In particolare nella parte variabile — dice Avanzo — vogliamo capire se questi parametri da soddisfare siano raggiungibili, oppure se siano impossibili». I sindacati però hanno saputo che l’azienda, dopo gli 80 esuberi, di aprile, si tiene ancora le mani libere: la fase dei tagli dunque non è ancora finita. Un argomento che si inserisce nel recente battibecco fra il presidente Dalpalù e il segretario Filcams Caramelle. In una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil dicono: «Continueremo a trattare compatti anche se Dalpalù vuole rompere il fronte sindacale».

Scarica il pdf: Sait ART 170119