30 maggio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Tema casa, primo incontro fra Segnana e i sincadati

Ripartire con un piano di investimenti in alloggi pubblici, a canone sociale e moderato, per facilitare l’accesso all’abitazione. È questa la richiesta posta ieri dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino al primo tavolo di confronto con l’assessora Segnana e il dirigente Ruscitti. «La casa rappresenta ancora uno dei problemi più sentiti nella nostra comunità — hanno spiegato Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti —. La stessa Banca d’Italia in uno dei suoi ultimi rapporti ha messo in evidenza come sul nostro territorio il costo dell’abitazione sia il 42% più alto della media nazionale». Un problema a cui si fa fronte, secondo le tre confederazioni, non investendo su contributi a fondo perduto per l’acquisto della prima casa («Misure che favoriscono l’incremento dei prezzi»), ma mettendo a disposizione alloggi pubblici, sia a canone sociale per i nuclei più deboli sia moderato per il ceto medio.
Nel corso dell’incontro i sindacati hanno posto anche la questione della scarsa manutenzione e delle condizioni non sempre buone degli alloggi pubblici, come segnalano molti inquilini, chiedendo che si intervenga facendosi carico in tempi giusti delle richieste dei cittadini con le dovute manutenzioni.
L’assessora Segnana ha espresso interesse per una più attenta valutazione della creazione di un Fondo di Garanzia per il mercato privato dell’affitto e la condivisione per un osservatorio del bisogno abitativo presso l’assessorato, che veda la partecipazione del sindacato confederale e delle associazioni degli inquilini, come già previsto anche in altre regioni.
Per quanto riguarda, invece, le modifiche ai criteri di assegnazione degli alloggi pubblici si è concordato che le possibili novità verranno discusse nei prossimi incontri. Ianeselli, Pomini e Alotti hanno comunque ribadito la totale contrarietà all’introduzione dei dieci anni di residenza, «misura iniqua e che va contro le norme costituzionali e i Trattati europei». Infine, i tre sindacati hanno preso atto con soddisfazione dell’impegno dell’assessora a rendere stabile il confronto con le parti sociali sulla casa.
L’assessora Segnana ha, invece, sottolineato che la questione casa «ci sta particolarmente a cuore e va di pari passo con quella della famiglia: è inevitabile, infatti, che se vogliamo che i nostri giovani escano di casa e costituiscano una famiglia, come prima cosa hanno necessità di trovare un’abitazione, non sempre facile nella situazione odierna, caratterizzata da una precarietà lavorativa che colpisce soprattutto i più giovani». Segnana ha ricordato la decisione di integrare, con l’assestamento di bilancio, l’importo messo a disposizione sul bando acquisto prima casa per coprire tutte le richieste che sono arrivate entro il 31 dicembre 2018.

Scarica il pdf: casa ART 300519