2 agosto 2016 – Trentino, Corriere del Trentino
Il colpo di scena è avvenuto verso le 18, dopo circa quattro ore di discussione serrata alla sede di Confindustria. La delegazione deiCobas ha abbandonato iltavolo delle trattative,ritenendo che non ci fosse più margine per proseguire. Il tema della discordia sono stati i criteri per scegliere chi dovrà abbandonare la fabbricadal 24 di agosto: Marangoni aveva posto come unico criterio quello tecnico-organizzativo aziendale.Aquestopuntoi confederati hanno cercato una mediazione riuscendo a imporre, attraverso una deroga ai criterifissati dalla legge, che nei primi 46 esuberi venisse data precedenza a chi matura entro la fine della mobilità i requisiti per la pensione e quei dipendenti che si dimetteranno per scelta volontaria, spuntando un incentivo all’esodo che è stato fissato in una fiorbice che va dai 23 mila ai 30 mila euro circa. Secondo l’azienda, pensionandi e volontari sarebbero in tutto una decina, e secondo Cgil, Cisl e Uil sarebbe già un buon risultato doversi occupare della riqualificazione e delricollocamento per circa 36 dipendenti, che verrebbero scelti a quelpuntoconi criteridilegge (esigenze tecnico-organizzative anzianità di servizio e carichi famigliari)…
Scarica il pdf: Marangoni ART 2(8)16
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