22 agosto 2019 – Trentino

Pari Opportunità. La presidente della Commissione Taufer attacca la scelta

 

TRENTO. Anche la Commissione Pari Opportunità si schiera contro il taglio dell’indennità al Consigliere di parità.
«Questo taglio consistente – scrive in una nota la presidente Paola Maria Taufer – può infatti a nostro parere essere letto come una forma di disattenzione e sottovalutazione di problematiche gravi connesse al mondo del lavoro, all’interno del quale le donne, ma anche gli uomini, hanno sempre più difficoltà a far rispettare e mantenere i propri diritti». La presidente ricorda la «difficile situazione dell’occupazione femminile», che ha contribuito ad accentuare molte delle criticità storiche, dal mobbing alle dimissioni in bianco». «A fronte di queste problematiche scrive Taufer viene invece ridimensionato sul nostro territorio uno sportello che, in modo costante, professionale e gratuito, può aiutare in concreto le lavoratrici, ma anche i lavoratori, alle prese con questi problemi, consegnandoci una visione della nostra realtà provinciale in cui le persone sono più sole, più esposte, meno consapevoli dei propri diritti». Il rischio, prosegue Taufer, è «sminuire questa importante figura istituzionale».
Del medesimo avviso anche il segretario della Uil Walter Alotti: «Sia la drastica riduzione del compenso, ma soprattutto la evidente negazione di un impegno professionale pubblico che questa figura ha ricoperto e tuttora ricopre e che è stata di grande aiuto per le tante donne e per i soggetti deboli che ad essa si sono rivolti, sono dal leggere come un ulteriore segno di oscurantismo e visione miope sociale e politica».
Nella giornata di ieri è giunta però anche un’ulteriore precisazione da parte dell’assessora alle Politiche sociali Stefania Segnana: «La riduzione operata sull’indennità annua non è dipesa da una valutazione estemporanea con la finalità di svilirne il ruolo, bensì da scelte responsabili di questa amministrazione». Segnana ha poi sottolineato che a differenza di Bolzano o di altre regioni, in Trentino si sceglie tramite concorso un esperto che, contemporaneamente, continua a svolgere la propria professione. «Una scelta questa -aggiunge l’assessora che la Giunta provinciale non ha voluto mettere in dubbio proprio per garantire alla Consigliera di parità una posizione di assoluta indipendenza e terzietà, assicurando al contempo la possibilità di mettere a disposizione della cittadinanza una professionalità di alto livello».

Scarica il pdf: pari opportunita ART 220819