Proposte UIL del Trentino da sottoporre alla Giunta Provinciale in vista della legge di bilancio 2020.

 

1.Incentivi alle azienda – proposte agevolazioni IRAP ergate in relazione alla qualità

   dell’occupazione ed all’estensione della contrattazione integrativa territoriale.

La UIL richiede una maggiore selettività e oculatezza riguardo a queste agevolazioni. Oltre ad essere legate all’innovazione ed agli investimenti delle aziende in ricerca, questi alleggerimenti della fiscalità locale devono essere una sorta di premialità, come deciso anche in Provincia di Bolzano, per le aziende che applicano i contratti collettivi e non violano normative sul lavoro ed hanno congrua, regolare contribuzione previdenziale.

Sarebbe peraltro tempo che si incentivassero con pur minimi sgravi fiscali pure le aziende che fanno la formazione ai propri dipendenti, si fanno coinvolgere nei percorsi scuola lavoro e che sottoscrivono anche solo “contratti aziendali”, visto che ad esempio nel settore turismo la contrattazione territoriale di secondo livello è bloccata da decenni.

Per accedere alle premialità inoltre va verificata la regolarità contributiva delle aziende. Va quindi rivalutato il ruolo certificatore degli Enti Bilaterali di riferimento e la effettiva contribuzione regolare alle loro casse di quanto previsto, contrattualmente obbligatorio, ma non occasionalmente “eluso” in fase di liquidazione e pagamento del contributo previsto, da parte delle aziende.

 

 

 

 

  1. Politica dell’abitare.

 

L’aumento della tensione abitativa derivante anche dalla sempre più consistente presenza degli affitti brevi ed il calo dell’offerta di alloggi pubblici in affitto – solo 60 alloggi nuovi messi a disposizione ed una riduzione del 22% di quelli cosiddetti “di risulta” richiedono investimenti in nuove costruzioni da parte di ITEA, anche per far fronte alle 2.000 famiglie trentine in attesa di alloggi a canone sociale o moderato. Al fine di ridurre le liste d’attesa e l’aumento della povertà che ne consegue, chiediamo quindi che nella legge di bilancio si preveda un ulteriore specifico stanziamento per gli investimenti necessari a far fronte all’emergenza abitativa, anche di compartecipazione al Piano di Rinascita Urbana, previsto dal Governo Conte 2.

In questo ambito andrebbero considerate le aree dismesse e gli edifici da ristrutturare – 17 solo quelli suscettibili di dismissione che Palazzo Thun potrebbe mettere in vendita o permutare con la Provincia, quindi Itea spa o Patrimonio del Trentino – quali siti strategici da segnalare anche al Ministero Infrastrutture che con la Legge di Bilancio 2020 stanzierà un miliardo di euro appunto per il Piano di Rinascita Urbana, adottato anche al fine del rilancio del comparto delle costruzioni ed il risanamento appunto delle aree urbane (città con più di 60.000 abitanti).

 

  1. Addizionale IRPEF.

 

La Uil chiede perlomeno il mantenimento dell’esenzione per i redditi fino a € 20.000 dall’addizionale IRPEF regionale, fissata oltre questa soglia, dall’ultima legge di Bilancio per il 2019, all’1,23%. Ripropone, come già richiesto dalla UIL nel 2018 per il 2019 l’adozione del sistema alto atesino delle agevolazioni per questa imposta. Si tratterebbe di elevare la “no tax area” da 20.000 € almeno a 35.000 €, magari compensandola con un aumento dello 0,50% dell’aliquota, per i redditi superiori ai 75.000 €, portandola quindi per questi soggetti all’1,73%.

La misura è richiesta per le persone fisiche, sostanzialmente lavoratori dipendenti e pensionati, l’85% dei contribuenti Irpef, visto le forti agevolazioni fiscali alle imprese, turismo e agricoltura in particolare, della nostra provincia.

 

  1. Sanità – riduzione compartecipazione- Politiche sociali e del lavoro.

 

Alla luce dell’abbattimento del Superticket, da parte del Ministero della Salute si domanda la riduzione del Ticket di 3 euro (?) introdotto in quel frangente, anche dalla Provincia di Trento. Le misura potrebbe essere compensata nello specifico comparto con la riduzione o la rimodulazione del finanziamento della Sanità privata convenzionata, tanto più contradditoria per il sindacato,in presenza del mancato rinnovo della contrattazione di settore.

Riguardo alla sicurezza si chiede alla Giunta di prevedere negli investimenti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro la costituzione ed attivazione, di concerto coll’Uopsal di Nuclei specializzati nella sicurezza e prevenzione del lavoro dei Corpi Municipali di Polizia Urbana e del Corpo Forestale Provinciale, per l’integrazione della vigilanza dei cantieri edili urbani i primi e dei cantieri forestali il secondo.

 

Al contempo si richiede l’inserimento a bilancio delle risorse necessarie a riperequare i costi dei servizi sociali, almeno per la copertura degli aumenti salariali previsti dal rinnovato CCNL delle cooperative sociali e, possibilmente per il rinnovo del contratto di secondo livello delle stesse cooperative sociali.

In predicato pure la necessità di stanziamenti per l’integrazione socio sanitaria ed il sostegno alla domiciliarità degli agli anziani e dei cittadini non autosufficienti.

 

Per il sindacato assolutamente centrale il finanziamento delle politiche del lavoro e quindi di Agenzia – adeguamento organico Centri per Impiego- , del Progettone e di Azione 19 e quindi delle politiche attive e passive del lavoro. Il combinato disposto delle agevolazioni Irap e del Piano di politiche del lavoro dovrebbe mantenere e possibilmente consolidare, anche nel comparto privato istituti come la “staffetta generazionale” ed interventi mirati ad affrontare la questione dell’invecchiamento della forza lavoro (fenomeno che nei prossimi anni riguarderà gli ultra 55enni, il 30% della popolazione lavorativa).

 

 

 

  1. Politica finanziaria e nuove imposte e tasse.

 

Rispetto alla politica finanziaria ed alle Entrate di Bilancio la UIL, oltre proporre una rimodulazione del + 0,50% dell’addizionale regionale Irpef per i contribuenti con redditi superiori ai 75.000 euro, insiste da anni su una rivisitazione e rincaro dei costi delle tasse di concessione riguardanti le fonti idriche da cui sgorgano acque minerali ed acque termali. Sempre in tema di tasse di concessione vanno adeguate le tasse di concessione delle cave e miniere oltre a prevedere e/o rimodulare le tasse di concessione delle piste di sci e degli impianti funiviari. Ancora più rilevante la rivisitazione delle concessioni dell’idroelettrico, tanto più se saranno acquisite da società elettriche non trentine, essendo stato liberalizzato il settore e quindi reso possibile la gara aperta a diversi competitors di rilevanza nazionale.

 

Ancora, per quanto in misura minima, si propone l’istituzione di una tassa di scopo sul turismo, essendo quella di soggiorno, che solo parzialmente copre parte delle spese provinciali di promozione e sostegno al settore, a carico solo degli ospiti turisti o addirittura solo della fiscalità generale. Elemento economico che assolutamente manca nella proposta Failoni di riordino del mondo turistico, in cui tanti soggetti “chiedono” e nessuno, a parte la fiscalità generale, “paga”.

 

La Uil osserva inoltre la possibilità per la Pat di abbassare il costo degli interessi sull’indebitamento indiretto, attraverso Cassa del Trentino. La costante e favorevole riduzione dei tassi diel mercato finanziario potrebbe far riemergere decine di milioni di risparmi, anche solo tagliando il costo degli interessi che la PAT “paga” a Cassa del Trentino per le provviste finanziarie che la sua società strumentale, operando come intermediario sui mercati finanziari, le fornisce. Oggi a fronte del tasso dello 0,50% annuo medio reperibile sul mercato, il tasso annuo pagato dalla Pat sul medio periodo (10 anni) a CdT è il 2% annuo fisso, quattro volte quindi quello ottenibile andando direttamente sul mercato. Un sovraprezzo milionario che potrebbe essere indirizzato verso investimenti a miglioramento della qualità del servizio sanitario pubblico, per esempio, o a rifinanziare il Fondo Perequativo Provinciale, per le opere ed attività appunto dei Comuni.

Riguardo a Comunità di Valle e Comuni, rimane indefinita a tutt’oggi la visione della Giunta Fugatti sull’assetto istituzionale. Ci si augura che emerga qualche indirizzo di massima proprio dalla Legge di Bilancio.

 

  1. Rinnovi Contratti pubblico impiego.

Dal 1 gennaio 2019 siamo in “vacanza contrattuale”, per cui dovremmo discutere dei rinnovi dei contratti collettivi 2019-2021 del comparto pubblico: Enti locali, Scuola, Sanità. Visto che nulla è stato previsto in sede di assestamento bilancio 2019, è necessario che la Giunta provinciale elabori le direttive e perlomeno preveda le risorse per garantire almeno un incremento stipendiale pari al triennio precedente (4,1%).

Vanno previsti i finanziamenti degli Accordi di Settore – Provincia ed Enti Funzionali e Strumentali, Comuni e Comunità, personale APSP- delle code contrattuali 2016-2018. Dovrebbero comparire in Legge di Bilancio anche gli stanziamenti per la valorizzazione del personale attraverso la progressione verticale delle carriere ed un significativo budget per il Piano di assunzioni triennale, consentendo lo sblocco alle entrate in organico di nuovo personale, anche alla luce delle recenti ingenti uscite a causa dei “quota 100, e l’effettiva attuazione del “ricambio generazionale”, staffetta compresa; vanno inoltre finanziate le progressioni orizzontali dalla prima alla seconda posizione economica che matureranno nel triennio di competenza.

Il personale della Scuola attende passi concreti nel percorso di attuazione anche in Trentino dell’intesa sottoscritta dal Ministro Bussetti il 24 aprile u.s. È necessario siano stanziate risorse pari all’indice IPCA, calcolato al 4,1%, per il triennio 2019-2021. Nell’immediato, è doveroso attribuire l’Indennità di Vacanza Contrattuale, come prevista dai vigenti CCPL 2016-18.

La Finanziaria dovrà essere occasione per abrogare alcuni contestati passaggi della riforma della “buona scuola”: siano cancellati gli ambiti territoriali e la “chiamata diretta”; siano superate le attribuzioni di denaro attraverso procedure tutt’altro che trasparenti.

Rispetto alle procedure di stabilizzazione del personale, accanto a quanto già normato si dovranno prevedere misure urgenti, armonizzate con il quadro nazionale, volte a reclutare personale ATA – AE, anche attraverso percorsi di internalizzazione.

 

Si evidenzia, in ultimo, che il Governo Nazionale ha previsto in manovra di Bilancio 2020 lo stanziamento di 3,1 mld euro per il rinnovo dei CCNL pubblici e la stabilizzazione di parte dei lavoratori precari della scuola statale e della pubblica amministrazione, con particolare focus sul ministero delle Finanze

  1. Infrastrutture.

Un ultima attenzione riguarda gli stanziamenti in conto capitale per l’ambiente, le infrastrutture e le grandi opere.

La Uil ritiene prioritaria ed urgente l’elettrificazione della linea della Valsugana e del collegamento Primolano Feltre, oltre a quello, sempre ferroviario, Mori – Busa del Garda. Importante pure, anche perché possibile volano economico e di occupazione, come il citato Piano di Edilizia sociale, pure un Piano di riqualificazione e ristrutturazione della rete idrica, da realizzare di concerto con i BIM, che possiedono anche risorse finanziarie proprie, utilizzabili a questo scopo. Sempre in tema di reti resta da verificare lo stato di avanzamento della banda ultralarga ed il finanziamento per il ripristino ambientale, stradale, forestale conseguente la tempesta Vaia.

 

Trento, 31.10.2019

 

Segreteria Uil Trentino

Su mandato del Consiglio Confederale del 15/10 u.s.

 

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