08 novembre 2019 – Trentino

Contratti pubblici, non ci sono risorse. L’ira dei sindacati

Lo scontro.
L’assessore Spinelli annuncia che oggi non ci sono soldi per il rinnovo

TRENTO. «Attualmente non ci sono le risorse necessarie a rinnovare i contratti pubblici». L’annuncio lo ha fatto ieri, in un incontro con i sindacati, l’assessore Achille Spinelli. E ovviamente ha portato a una serie di reazioni, già in giornata. Per esempio, in una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil hanno definito questa scelta come “inaccettabile”. Maurizio Valentinotti, per la Fenalt, scrive che il suo sindacato «non ci sta a far prendere in giro tutti i lavoratori pubblici del Trentino». E chiede che su questo punto i sindacati siano uniti: «È assurdo, in questo frangente, che ognuno vada per conto proprio, privilegiando questioni di bottega al bene dei lavoratori».
Spinelli ha sostituito Fugatti, in viaggio a Roma per la manifestazione di Coldiretti contro i danni per la fauna selvativa. L’assessore ha spiegato che è iniziato «un confronto con il governo nazionale che ha come obiettivo quello di recuperare “gettito”, riducendo la nostra compartecipazione al risanamento dei conti dello Stato. Altre risorse dovrebbero arrivare dagli effetti della manovra sull’economia provinciale». Solo così, secondo l’assessore, si potrà rispondere alle richieste dei dipendenti pubblici.
Intanto, sarà riconosciuta l’indennità di vacanza contrattuale e un contributo per l’iscrizione dei familiari dei dipendenti pubblici al Sanifonds. Ma per i sindacati non è sufficiente. «Questa giunta pensa che per i pubblici dipendente il “recente” rinnovo dei contratti per il 2016-2018, dopo ben otto anni di blocco, possa bastare – scrivono Cgil, Cisl e Uil -. La stessa giunta pensa poi che il rilancio del Trentino passi attraverso tutte le categorie produttive, ma non attraverso la valorizzazione della pubblica amministrazione, che non merita neppure l’adeguamento dei salari per la tenuta del potere d’acquisto. Tutto ciò è inaccettabile». «L’assenza di risorse sul contratto rappresenta una precisa scelta politica». Maurizio Valentinotti, segretario della Fenalt, è altrettanto esplicito: «Noi non ci stiamo scrive -. Rinnovo l’invito a programmare un’iniziativa di protesta unitaria, e questo orientamento lo proporremo alla prossima assemblea generale di tutti i comparti pubblici della Provincia».

Scarica il pdf: pubblici ART 081119