07 dicembre 2019 – Trentino
Risto3 taglia l’integrativo I sindacati: «Irresponsabili»
Il caso. La cooperativa leader delle mense ha comunicato il recesso unilaterale ai suoi 1.400 dipendenti. Il direttore Raffaelli: «I termini verranno modificati, troveremo una nuova intesa»
TRENTO. La comunicazione (scarna) è giunta a fine novembre per mezzo di una raccomandata recapitata ai sindacati confederali. Risto3 comunicava la disdetta degli accordi integrativi e, di conseguenza, dal primo gennaio 2020 l’applicazione del contratto nazionale. I sindacati allarmati hanno subito chiesto un incontro con i vertici della cooperativa di produzione alimentare ma senza ottenere risposta. Ecco perché ieri, con una nota, Cgil e Uil hanno deciso di rendere pubblica la decisione: «L’integrativo riguarda 1400 dipendenti. Una scelta che dimostra la scarsa responsabilità sociale di una cooperativa che detiene il monopolio quasi assoluto delle mense scolastiche sul nostro territorio, oltre a 11 ristoranti, 12 case di riposo e 48 mense aziendali, che investe sulla promozione della propria immagine, ma che nei fatti non valorizza i propri lavoratori» denunciano Francesca Delai della Filcams CGIL e Dino D’Onofrio della Uiltucs. «A pagare il prezzo più alto di questa disdetta sono le lavoratrici delle mense scolastiche, almeno 700. Infatti, nonostante lavorino per Risto3 da tempo, alcune da oltre vent’anni, ogni settembre vengono assunte ex novo dalla cooperativa e licenziate a giugno dell’anno successivo. Dal prossimo anno scolastico, oltre a non vedersi riconosciuti gli scatti di anzianità, come già avviene, perderanno anche le 72 ore di permessi retribuiti. Queste addette ogni inizio anno ricominciano “da zero”. La cooperativa è in costante crescita, continua ad acquisire nuovi ed importanti appalti (di recente vedasi quello delle mense universitarie di Trento) e ha acquistato da poco la Lotto Ristorazione di Scurelle. Ecco perché non si capiscono le ragioni di una tale decisione».
Contattato telefonicamente ieri dal Trentino, il direttore di Risto3 Stefano Raffaelli ha spiegato che la cooperativa non ha alcuna intenzione di disdire gli accordi integrativi che dice semmai verranno modificati. Oltre a questo, la nostra cooperativa si è di recente anche fatta carico di sostenere gran parte degli aumenti, decisi a livello di rinnovo del contratto nazionale, legati ai buoni mensa. Una parte è passata a carico del lavoratori, ma Risto3 ha deciso di accollarsi la maggior parte della tariffa. Siamo sempre stati attenti alle condizioni dei nostri dipendenti che sono la nostra più grande risorsa. Sono certo che questa situazione si appianerà al più presto».
Scarica il pdf: Risto3 ART 071219 1
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