14 febbraio 2020 – Corriere del Trentino
Energia. Concessioni, perplessità della Uiltec Tancredi: «Follia aumentare i canoni, c’è il rischio di tagliare il personale»
TRENTO C’è preoccupazione e forte perplessità da parte della Uiltec sul disegno di legge targato Mario Tonina che riforma il comparto dell’energia e prevede, entro il 2023, il rinnovo di 17 delle concessioni di derivazioni idroelettriche, per una partita che vale 240 milioni.
Il testo, che mercoledì ha incassato il via libera del consiglio delle autonomie con osservazioni, secondo Alan Tancredi della Uiltec presenta più punti deboli. A partire dal concetto di massimizzazione dei canoni, che sta alla base della riforma stessa: «Aumentare i canoni — afferma il segretario — è una follia. Con l’aumento dell’affitto chi si aggiudica la concessione finirà per vedersi contratti gli utili il che ha due effetti negativi: si andranno a tagliare i costi fissi, ossia il personale e gli investimenti, il che produce un abbassamento della qualità. Il settore dell’idroelettrico è una gallina dalle uova d’oro per molti, ma bisogna stare attenti a non giocare con il fuoco: a stressare le galline, i lavoratori, si rischia grosso». Tancredi boccia pure il richiamo che il disegno di legge fa alla normativa nazionale: «È pericoloso, perché facilita da parte di chi vince le gare, il ricorso al cherry-picking, ossia si prendono ciò che vogliono. E invito la politica a far leva sull’autonomia di cui disponiamo».
Tancredi si scaglia poi anche contro la prevalenza, nelle gare, del fattore economico. Lo stesso tema che ha provocato mercoledì l’astensione del sindaco di Trento Alessandro Andreatta al voto. «Parliamo di un servizio pubblico locale che prevede investimenti di alto livello, non, con tutto il rispetto, dell’appalto per le portinerie: il fattore tecnico deve dunque prevalere su quello economico: parliamo del futuro del nostro territorio». Quanto all’ipotesi, caldeggiata anche dall’assessore, che Dolomiti energia stringa delle partnership per essere più forte sul mercato, Tancredi apre: «Può essere, ma solo dopo aver risolto il resto». Il disegno di legge a fine mese approderà in commissione legislativa in consiglio provinciale per passare poi in aula a marzo.
Intanto, l’assessore Tonina ha risposto a un’interrogazione presentata da Alessio Manica (Pd) — dove esprimeva «la sensazione» che l’esecutivo concepisca «il rinnovo della concessione come un atto dovuto» — ricordando: «Sono 82 le concessioni idroelettriche in scadenza entro la fine del 2023 soggette alle procedure di verifica e valutazione ambientale per la tutela delle acque introdotte dalla giunta nel 2019. Di queste 44 sono a titolarità pubblica diretta».
Scarica il pdf: energia ART 140220 2
No Comments