Coronavirus, non c’è tempo. Il presidente Fugatti imponga lo stop alle attività non essenziali Appello di Cgil Cisl Uil: l’aumento costante dei contagi impone misure drastiche. Non basta chiudere le piste ciclabili
“Il continuo aumento del numero di contagiati in Trentino impone decisioni coraggiose. Non c’è più tempo da perdere: facciamo appello al presidente Fugatti affinché ordini lo stop di tutte le attività economiche non essenziali”. Per i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino la situazione in Trentino è grave, l’emergenza ha ormai assunto numeri importanti e la pressione sulle strutture sanitarie è altissima. “In questa fase ogni mossa fatta in anticipo può rappresentare un vantaggio rispetto all’avanzata del virus. Ci fidiamo moltissimo dei pareri degli esperti scientifici che affiancano la Provincia, ma riteniamo che si stia sottovalutando l’impatto positivo che il blocco delle attività economiche avrebbe sul rallentare la pandemia – insistono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti-. L’Alto Adige già da una settimana si è mosso in questa direzione, chiudendo tutti i cantieri e riducendo al minimo le attività economiche. In Trentino nonostante le proteste in diverse fabbriche e gli appelli dei sindacati del commercio abbiamo ascoltato solo buone intenzioni. E’ ora di tradurre le parole in fatti. Non basta chiudere le piste ciclabili. Serve di più”.
Per le tre confederazione in questa fase la priorità deve essere quella di fermare il contagio e supportare tutte le attività economiche essenziali affinché siano messe nelle condizioni di operare garantendo tutte le necessarie misure di sicurezza ai loro dipendenti. E’ necessario concentrare ogni sforzo in questi settori in cui l’attività non si può fermare.
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