06 aprile 2020 – Trentino

Coronavirus, contagi dimezzati. Bordon: «Il sistema ha retto l’urto»

La pandemia. Il direttore dell’Azienda sanitaria trentina: «I reparti di terapia intensiva sono riusciti a reggere l’ondata della settimana appena conclusa, adesso possiamo cominciare a pianificare un lento ritorno alla normale attività chirurgica». Il totale dei decessi sale a 217

TRENTO. Il dolore della morte, causato da altri sette decessi da aggiungere alle troppe lacrime fin qui versate, e la gioia infusa dalla speranza, quella che forse si comincia a intravedere nell’oscurità più nera. L’appuntamento giornaliero con il bollettino dell’emergenza sanitaria ha lasciato, ieri, tanto amaro in bocca ai trentini. Ma anche il gusto dolce di una vittoria, quella del sistema ospedaliero provinciale nei confronti dell’infame virus. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon: «La settimana appena conclusa era quella decisiva per il nostro sistema ospedaliero, e posso dire che abbiamo retto l’urto. E anche che il momento maggiormente critico per i reparti di terapia intensiva è stato superato. Ci aggiungo, per scaramanzia, un forse ma mi sento di poter dire che quest’ondata è passata. Da qualche giorno ci attestiamo sugli ottanta posti letto, occupati in terapia intensiva di Trento e Rovereto, sul centinaio a disposizione e che abbiamo creato triplicando il numero rispetto alla normalità prima dell’emergenza. Inoltre, cominciamo a registrare diverse dimissioni di pazienti, 24 finora, per il momento soprattutto a Rovereto ma poi arriveranno anche a Trento. Questo tipo di emergenza, forse, è alle spalle e infatti cominceremo presto a preparare la nuova fase, quella di un lento ritorno alla pianificazione della normale attività chirurgica, visto che finora abbiamo garantito le emergenze e le urgenze oncologiche». Bordon ha anche confermato che verrà approfondita la strada dell’ozonoterapia: «Ho un appuntamento telefonico con il rianimatore dell’ospedale di Udine per capire meglio i dettagli della cosa».
Da una piccola gioia al dramma. L’incontro della task force è servito, purtroppo, anche ad aggiornare il numero dei morti, salito a 217 con altri sette decessi ufficializzati dal Governatore Maurizio Fugatti e dall’assessora Stefania Segnana. I defunti sono un uomo di 83 anni di Storo, un uomo di 78 anni di Nomi, una donna di 79 anni di Arco, una donna di 87 anni di Rovereto, un uomo di 83 anni di Tione, una donna di 71 anni di Spiazzo, un uomo di 66 anni di Trento. La speranza di arrivare presto a una conclusione della battaglia al Coronavirus risiede anche nel numero dei nuovi contagi, pressoché dimezzato rispetto all’altro giorno: dei 58 nuovi casi, 55 sono risultati positivi al tampone, altri 3 senza. Il totale dei contagiati sale a 3.042 e crescono anche i guariti: ora sono 273. Fra il personale sanitario si contano 160 contagi, 137 in forza all’Azienda sanitaria e 23 fra i medici di base.
Finora sono stati effettuati 12mila tamponi, 699 nella giornata di ieri. Oggi entrerà in azione anche l’Università di Trento che garantirà 400 tamponi in più: l’obiettivo è arrivare entro la fine della settimana alla quota dei 1.500 tamponi annunciata dal presidente Fugatti.
La Provincia, ieri, ha siglato un’intesa con Federazione Trentina delle Cooperazione, Consorzio dei Comuni trentini, Upipa e Cgil, Cisl e Uil per il potenziamento del personale all’interno delle case di riposo. «Le strutture potranno avvalersi di personale messo a disposizione dalle cooperative del Terzo settore è stato spiegato e, in via prioritaria, le Comunità di Valle e i Comuni di Trento e Rovereto attingeranno alle risorse solitamente impegnate per l’assistenza domiciliare, coinvolgendo, su base volontaria, i lavoratori con qualifica Oss, Osa, Ota, in mansioni coerenti con la loro formazione». Sempre restando in tema di rinforzi alle case di riposo, ieri sono giunti in Trentino i quattro infermieri provenienti dal resto d’Italia per dar man forte ai colleghi delle Rsa: Luigina Buono di Potenza è stata destinata alla Rsa di Arco, così come il cagliaritano Sergio Cocco, mentre la fiorentina Alessandra Fibbi è andata Levico e Antoine Ruffolo, di Cosenza, alla Rsa di Riva del Garda.
Infine, l’annunciato obbligo di indossare le mascherine per fare la spesa. Scatterà da domani, ha spiegato Fugatti; oggi ai supermercati trentini arriverà una dotazione di 150mila dispositivi della Protezione civile che dovranno distribuire (una mascherina a persona) alla propria clientela. Da domani scatta l’obbligo: senza non si entra al supermercato.

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