03 maggio 2020 – Trentino
I sindacati «I soldi per gli operatori sanitari non ci sono»
TRENTO. «Condividiamo la necessità che la Giunta provinciale finalmente riconosca l’enorme sforzo compiuto da tutto il personale sanitario e non sanitario coinvolto in questa drammatica emergenza. Non possiamo accettare però che premiare i dipendenti della sanità trentina si trasformi nel gioco delle tre carte in cui i soldi scompaiono da una parte per riapparire dall’altra: non si possono premiare i lavoratori mettendo nelle loro tasche dei soldi che un attimo prima la Provincia ha sfilato dal loro portafoglio. Le cose devono essere chiare fino in fondo: i 15 milioni di euro che il presidente Fugatti ha promesso devono essere risorse fresche, nuovi stanziamenti sul bilancio provinciale, non soldi spostati dalle voci di bilancio dei contratti della sanità, o peggio presi dal fondo straordinario dell’Azienda sanitaria che al momento non li ha nel suo bilancio». Lo dicono i segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti commentando l’annuncio del presidente Fugatti. E incalzano: la giunta provinciale stanzi nuove risorse ad hoc per il premio ai sanitari.
«Ad oggi i soldi non ci sono -proseguono i sindacalisti -. E temiamo che questi milioni di euro siano molto probabilmente risorse già stanziate per finanziare i contratti dei trienni passati che andrebbero comunque a tutto il personale dell’Azienda, dai sanitari agli amministrativi ai tecnici, e che i dipendenti attendono da anni.
Ma così sarebbe una beffa».
Scarica il pdf: sanitari ART 030520
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