03 maggio 2020 – Corriere del Trentino
Trasformazione degli hotel, i primi cittadini dicono no Albergatori: serve più coraggio
TRENTO Il braccio di ferro continua. Dopo le scintille dei giorni scorsi, anche ieri tra sindacati e governatore Maurizio Fugatti i toni non sono stati morbidi. Con le parti sociali che, in seconda commissione, hanno ribadito il loro «no» alla manovra straordinaria che la prossima settimana approderà in Aula.
«È fondamentale — hanno spiegato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti durante l’audizione — garantire liquidità alle imprese in questa difficile congiuntura, lo abbiamo sempre detto e bene ha fatto la giunta a prevedere nuove misure. Ma se i lavoratori, le famiglie che sono i clienti di quelle aziende (ristoranti, bar, negozi di vicinato, alberghi), hanno pochi soldi in tasca non faranno acquisti e quindi il rischio che a pagare siano ancora una volta le imprese e con loro i lavoratori che verrebbero subito licenziati, innescando una spirale depressiva. Per questo serve che la giunta riveda la manovra e garantisca integrazioni ai sostegni al reddito nazionali per le famiglie trentine colpite dalla crisi, a partire dalle figure dei precari, degli intermittenti e degli stagionali per garantire loro di avere in tasca più soldi da spendere». Toni aspri anche sulla cancellazione delle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego: «Il presidente Fugatti — hanno aggiunto — non ha avuto neppure il coraggio di avvisarci. Quando ci ha presentato la manovra non ci ha neppure accennato alla cosa. Oltre al merito, anche il metodo è stato tutto sbagliato. Non capiamo davvero il motivo del suo silenzio».
Numerose le richieste anche del Consiglio delle autonomie. Che in un documento discusso il giorno prima dai sindaci ha messo in fila più di una priorità per gli enti locali in una fase delicata anche a livello territoriale. Tra queste: libertà nell’uso degli avanzi di amministrazione e nella definizione dell’Imis, potenziamento della banda ultra larga, allargamento dei plateatici, ripensamento del ruolo della pubblica amministrazione locale, conciliazione famiglialavoro, ripensamento del sistema della mobilità locale. Giudizio positivo da parte dei sindaci sugli obiettivi generali della manovra, pur con qualche dubbio: in particolare, a non convincere i municipi è stata la norma che prevede la trasformazione degli esercizi alberghieri in extralberghieri. Critici sulla manovra gli Albergatori, che hanno chiesto alla giunta «più coraggio e più risorse».
E sempre in tema urbanistico, sono stati molti i dubbi dei consiglieri sulle misure che riguardano il commercio. «Nelle zone produttive — ha sottolineato Alessandro Olivi (Pd) — si ammettono in deroga attività commerciali per medie strutture di vendita. Io a suo tempo avevo proposto l’esatto opposto, perché così si rischia di far nascere dei centri commerciali artificiali». Dello stesso avviso anche Pietro De Godenz (Upt). E lo stesso Olivi ieri ha illustrato anche il suo disegno di legge di riforma del sistema di sostegno alle imprese. Che nella parte sociale (si prevedono 20 milioni sul fondo di solidarietà e 20 di sostegno al reddito) ha incassato l’appoggio anche dei sindacati.
E le misure urbanistiche sono finite sotto la lente anche degli ordini professionali. «Servirebbe un piano Marshall per sostenere il settore» ha auspicato il presidente dell’ordine degli Ingegneri Gian Maria Barbareschi. «Le misure in materia urbanistica sono un po’ timide» gli ha fatto eco il presidente degli Architetti Marco Giovanazzi, che ha rilanciato il tema della rigenerazione urbana e del recupero del patrimonio esistente. Qualche timore, invece, sulla possibilità di costruire delle tettoie provvisorie accanto ai rifugi. «C’è il rischio di usi impropri, le opere dovrebbero essere sottoposte almeno al parere della commissione paesaggio» ha avvisato Giovanazzi. Preoccupazione condivisa da Federico Giuliani del Comitato interprofessionale.
Parere positivo sulla manovra infine da parte del mondo dell’agricoltura, che ieri ha espresso problemi e timori per la ripresa del settore. In particolare Mauro Fezzi della Federazione allevatori ha ribadito il crollo del mercato del latte fresco e il problema della vendita dei formaggi. Giudizio favorevole da parte del settore sulla creazione del fondo per l’agricoltura.
Scarica il pdf: manovra ART 030520 2
No Comments