09 maggio 2020 – Trentino

«In officina la sanificazione imposta in fattura ai clienti»

La segnalazione dell’Adoc. «C’è chi non dichiara la spesa al momento dell’accesso» Folgarait (Consorzio autoriparatori): «Pratica scorretta, non è un servizio obbligatorio»

TRENTO. Nell’emergenza sanitaria per il Coronavirus, alcune officine, gommisti e concessionarie auto impongono ai clienti il pagamento della sanificazione per le auto in riparazione. Il cliente, ignaro, si così trova in fattura una cifra variabile, che arriva anche a 40, 50 o 60 euro per un servizio non richiesto. La segnalazione arriva dall’Adoc, l’associazione consumatori Adoc della Uil del Trentino, secondo cui «è giusto che i proprietari dei mezzi partecipino a questo costo, ma quello che Adoc evidenzia e contesta è il fatto che spesso questa spesa non venga nemmeno preventivata al momento dell’accesso ai servizi e, soprattutto, l’assoluta aleatorietà dell’importo richiesto». In certi casi la sanificazione è addirittura gratuita (offerta dal riparatore al cliente), ma a volte ci si ritrova la sorpresa al momento di saldare il conto. Per questa ragione Adoc suggerisce agli automobilisti di «verificare sempre anticipatamente il costo del servizio in preventivo e chiede all’Associazione di categoria dei riparatori meccanici, carrozzieri e gommisti di stabilire una forbice con una tariffa “ragionevole” per questo ormai prevedibile costo, oggi a detta dell’associazione di categoria non prevista». Adoc, infine, si augura che gli artigiani o concessionari «non utilizzino questo antipatico “balzello” per compensare la forte diminuzione di fatturato e lavoro sofferta a causa del lockdown». Secondo il presidente del Consorzio autoriparatori artigiani trentini Efrem Folgarait, applicare per default il servizio di sanificazione delle auto «è una pratica scorretta. Le scorse settimane avevo proposto ai nostri associati di stabilire una tariffa fortettaria e applicarla solo se il cliente richiede il servizio. Che ricordiamo, non è obbligatorio». Lei come si comporta nella sua officina? «Mi sono dotato di un ozonizzatore, per poter trattare l’abitacolo con un battericida, ma solo su richiesta del cliente. Se però il proprietario dell’auto decide di non farla sanificare, procedo con guanti e mascherina, e con delle protezioni per poter toccare volante, cambio e altre leve. Se la sanificazione è richiesta, chiedo al cliente di aprire i finestrini e procedo a trattare l’interno con il battericida. Ma finora solo un paio di persone me lo hanno richiesto. Purtroppo non ci sono regole precise, e invito le istituzioni a regolamentare al più presto questi aspetti. Altrimenti si rischia di pagare, per esempio, 30 euro di cambio gomme e 60 di sanificazione, come è peraltro già accaduto, da quanto mi raccontano alcuni clienti che si sono rivolti a me».

Scarica il pdf: Adoc ART 090520