23 maggio 2020 – Trentino

Botta e risposta sul Covid fra Trentino Trasporti e Uil

Lo scontro
La replica dell’azienda a Petrolli: «Ora basta falsare la realtà»

TRENTO. È scontro tra il segretario provinciale della Uil Trasporti, Nicola Petrolli, e i vertici di Trentino Trasporti che non hanno gradito alcune dichiarazioni del sindacalista che nei giorni scorsi si era lasciato andare ad alcune dichiarazioni sulla “cattiva gestione” (a suo dire) del trasporto pubblico in questa fase di emergenza. In particolare Petrolli aveva parlato di “autisti mandati allo sbaraglio” mentre i “dispositivi di protezione scarseggiano”, invitando anche a un cambio ai vertici dell’azienda dei trasporti.
La replica non si è fatta attendere con una lettera inviata direttamente a Petrolli, ma anche al segretario provinciale della Uil, Walter Alotti, e firmata dal direttore generale dell’azienda, Mauro Allocca: «Il sindacato è libero di criticare l’azienda ma non di falsare le cose» sostiene il dirigente.
Trentino Trasporti sostiene di aver distribuito agli autisti tutti i dispositivi di sicurezza necessari, cercando naturalmente -vista la scarsità di questi materiali -di evitare gli sprechi. Nella lettera viene citata anche l’assenza di contagi diretti da parte del personale, ma viene anche difesa la situazione degli autisti che sgravati dall’incarico del rilascio dei titoli di viaggio a bordo (e del controllo della salita dei passeggeri) devono comunque verificare il rispetto dei limiti agli accessi dei mezzi pubblici e delle regole sull’uso della mascherina (controlli su cui Petrolli era stato critico: spettano alle forze dell’ordine, aveva detto).
Ma la lettera di Trentino Trasporti a Petrolli -che si è diffusa nel mondo sindacale -si conclude con un duro avvertimento: «La delegittimazione in atto da parte della Uiltrasporti risulta del tutto inaccettabile e pretestuosa, auspichiamo che si possa ritornare a un dialogo costruttivo basato su elementi oggettivi e che non contrabbandi episodi o fatti eccezionali come quotidianità, diversamente l’azienda dovrà difendere la sua immagine da questi attacchi ingiustificati».

Scarica il pdf: trasporti ART 230520