23 maggio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Lezioni finite, promozione per tutti gli alunni trentini

Scuola. I sindacati si appellano a Bisesti per le esigenze degli studenti con bisogni speciali

TRENTO. Scuola finita, per quest’anno. La Giunta provinciale ha approvato le disposizioni riferite alla conclusione dell’anno scolastico e alle modalità di valutazione degli studenti. Il provvedimento stabilisce di norma l’ ammissione degli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione alla classe successiva e dispone il recupero delle eventuali valutazioni non sufficienti in modalità di didattica ordinaria nell’anno scolastico successivo, sulla base di un piano di apprendimento individualizzato.
Le nuove disposizioni stabiliscono che si applica, per quanto compatibile, la disciplina prevista a livello nazionale. Le valutazioni terranno pertanto in considerazione l’attività didattica effettivamente svolta, in presenza e a distanza.
Gli alunni e gli studenti del primo e del secondo ciclo saranno ammessi alla classe successiva e, in presenza di votazioni insufficienti, o comunque di livelli di apprendimento non adeguati, il consiglio di classe predisporrà un piano di apprendimento individualizzato. Nei primi due bienni del primo ciclo di istruzione il giudizio sintetico per aree disciplinari o per singole discipline sarà sostituito da un giudizio articolato globale espresso in forma discorsiva, che evidenzierà il percorso di apprendimento e i risultati raggiunti. Sarà inoltre valutata la capacità relazionale dell’alunno. Nella scuola secondaria di secondo grado i voti saranno invece espressi in decimi, attraverso la scala da quattro a dieci.
Intanto, Cgil, Cisl e Uil lanciano l’allarme che riguarda le famiglie degli studenti con bisogni educativi speciali. «Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza, le famiglie sono in grade affanno e bambini e ragazzi Bes stanno perdendo i progressi raggiunti in mesi e anni di impegno. E’ tempo che l’assessore Bisesti si faccia carico di questa problematica e individui la strada migliore per tornare ad interventi in presenza nella totale sicurezza di alunni e assistenti educatori», sottolineano i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino.

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