29 giugno 2020 – Trentino
«Sanità, l’ennesimo pasticcio della giunta Fugatti»
TRENTO. «Preoccupanti, inaccettabili e fuori luogo». Così i vertici di Cgil Cisl Uil del Trentino giudicano le parole con le quali l’assessora provinciale alla salute Stefania Segnana ha provato a spiegare le ragioni del mancato rinnovo dell’incarico all’attuale direttore generale dell’azienda provinciale dei servizi sanitari Paolo Bordon. «Non è possibile minimizzare -incalzano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -la decisione assunta dalla giunta di non rinnovare l’incarico al dottor Bordon, nel bel mezzo della più grave crisi sanitaria dal Dopoguerra ad oggi. Tutti conosciamo la professionalità dei vertici dell’Apss ma questo non significa che l’Azienda possa permettersi di restare acefala per i mesi decisivi per la predisposizione del piano sanitario anti Covid per l’autunno. Se questo rallenterà le strategie per prevenire nuovi contagi lo capiremo purtroppo solo nei prossimi mesi. Quel che è certo, è che l’addio anticipato a Bordon è l’ennesimo pasticcio della giunta Fugatti in materia di sanità”. Ma per i sindacati sono ancor più preoccupanti le giustificazioni addotte dall’assessore provinciale alla salute che sembra descrivere un direttore generale riluttante ad attuare gli indirizzi della giunta per ragioni politiche: «Queste dichiarazioni sono davvero fuori luogo -denunciano Grosselli, Bezzi e Alotti -perché sembrano voler mettere in cattiva luce un professionista del calibro di Bordon che tra poche settimane sarà chiamato a dirigere un’azienda con oltre un milione di potenziali utenti. E sono preoccupanti se proiettate sulla nomina futura del nuovo direttore. Non vorremmo infatti che la scelta del successore di Bordon avvenisse sulla base di affinità politiche più che sulle capacità tecniche e professionali. Questo sarebbe davvero pericoloso per la sanità trentina e svilente per i direttore nominato».
I sindacati hanno infine chiesto l’avvio del confronto sul piano anti Covid per l’autunno (che ancora manca, dicono) e hanno condannato l’uso della sanità per fini elettorali.
Scarica il pdf: sanita ART 290620
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