21 luglio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Focolaio alla Bartolini, controllati settanta dipendenti

TRENTO L’inchiesta epidemiologica dell’Azienda sanitaria per circoscrivere il focolaio di Covid-19 registrato nella ditta Bartolini di Rovereto è già iniziata. Ieri sono stati effettuati settanta tamponi ad altrettanti dipendenti dell’azienda e per oggi sono previste altre 119 indagini salivari.
L’obiettivo è agire in fretta e mettere in isolamento tutti i dipendenti positivi per evitare che l’infezione si diffonda. Il nuovo allarme è scattato sabato scorso. Tre dipendenti infatti, che dal 13 luglio hanno iniziato ad accusare i sintomi del Coronavirus, sono stati posti in isolamento. L’inchiesta epidemiologica ha poi ri-
levato che i tre lavoratori facevano tutti parte del turno di lavoro notturno. L’azienda sanitaria ha quindi proceduto a disporre i tamponi per tutti i lavoratori che hanno condiviso con i tre colleghi lo stesso turno di lavoro, compresi gli addetti alle pulizie.
Resta però un problema importante di diffusione del contagio. Ancora non si sa, ed è questo che si sta cercando di appurare, con quante persone sono stati in contatto i tre lavoratori. Nella sede della Bartolini di Rovereto ci sono infatti altre aziende che svolgono attività diverse, dallo stoccaggio alla logistica, alla fornitura di servizio di trasporti. Per questa mattina sono previsti ulteriori 69 tamponi per i lavoratori dei turni diurno e pomeridiano dei servizi di logistica e 50 per gli autisti dei servizi di trasporto. La Uil esprime preoccupazione per il nuovo focolaio e sprona la Provincia e l’Azienda sanitaria a «intervenire su tutto il personale in modo radiale ed estensivo». «Sono 260 le persone coinvolte — spiega il segretario della Uil del Trentino, Walter Alotti — ci sono i facchini della Stl al piano terra e un centinaio di “padroncini” che si servono degli uffici e dei magazzini di carico e scarico dei furgoni e camion dei corrieri».
Intanto ieri si sono registrati quattro casi nuovi di contagio da Covid-19, uno di questi è collegato all’indagine epidemiologica in corso a Rovereto. C’è anche un ricovero, si tratta di una neo mamma che ha partorito all’ospedale di Rovereto. Mamma e bimbo per fortuna stanno entrambi bene. La signora, residente nel veronese, era di passaggio in Trentino in visita ad alcuni parenti residenti nella zona dell’Alto Garda. Ma il bimbo aveva fretta di nascere ed è arrivato quindici giorni in anticipo. La donna è risultata positiva al Covid e insieme al suo bimbo sono stati posti in isolamento. Dopo le dimissioni la signora rientrerà al proprio domicilio e sarà seguita dall’Ulss di Verona, per monitorare il decorso dell’isolamento. «Ogni tanto anche sul fronte di questo brutto virus arrivano delle notizie positive», commenta l’assessore provinciale alla Salute, Stefania Segnana.

 

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