SCUOLA. SBAGLIATO USARE IL PROGETTONE SOLO PER PRODURRE RISPARMI Nel bel mezzo della pandemia la Giunta vuole usare personale fuori dalle graduatorie dei collaboratori scolastici. Così si snaturano i lavori socialmente utili e si rende più complicata la gestione delle misure anti Covid.
“Temiamo ci sia una sola ragione per la quale la Giunta intenderebbe utilizzare gli stagionali del Progettone come collaboratori scolastici invece di attingere alle graduatorie ordinarie della scuola: risparmiare qualche euro l’ora sul costo del lavoro. Così facendo la Giunta però snatura il sistema dei lavori socialmente utili e soprattutto, nel bel mezzo della pandemia, si rende più complicata la gestione delle misure anti Covid dal punto di vista organizzativo, visto che andrebbero coordinati lavoratori con diversi datori di lavoro. Proprio la scuola infatti sarà il fronte più esposto visto che, con il ritorno tra i banchi di bambini e ragazzi, il rischio di un innalzamento della curva dei contagi nei mesi autunnali potrebbe crescere notevolmente. Per questo riteniamo la scelta della Giunta Fugatti miope: l’inserimento di personale del Progettone può avvenire in modo residuale solo dopo aver scorso le graduatorie esistenti”.
Invitano alla prudenza i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti nella programmazione delle assunzioni per la copertura dei posti vacanti per collaboratori scolastici, ausiliari e assistenti amministrativi. Si prospetta infatti l’assegnazione di 120 persone, esterne alla scuola, a supporto del lavoro del personale inquadrato come collaboratore scolastico, senza assunzione nel comparto dell’istruzione, da affiancare al personale Ata in servizio ed ai 120 nuovi assunti che la Giunta sarebbe intenzionata comunque a pescare dalle capienti graduatorie dei precari della scuola.
Per i sindacati il Progettone non può essere snaturato trasformandolo in una sorta di agenzia di somministrazione per il lavoro pubblico. “Da trent’anni il Progettone serve ad accompagnare in pensione i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e vicini alla quiescenza. Ora la Giunta sembra voler puntare sugli stagionali, ossia disoccupati che non hanno i requisiti per entrare nel Progettone standard. Ma anche gli aspiranti collaboratori scolastici sono precari o in cerca di occupazione. Si scorrano le liste e solo alla fine, se ci sono ancora posti vacanti, si apra a personale non scolastico
È questa la soluzione più efficace e sicura, per i lavoratori e per il l mondo della scuola”.
Infine i sindacati lanciano una stoccata alla Provincia. “Le fondamenta giuridiche su cui si regge il Progettone rischiano di rivelarsi fragili se questo strumento di politica attiva del lavoro viene snaturato per esigenze diverse da quelle sociali per cui è nato. Che la politica non lo comprenda non è una novità, ma la dirigenza provinciale, anche quella novizia, non può certo giustificarsi dicendo di non sapere. Se un uso improprio dovesse mettere in crisi il Progettone, a risponderne per primi dovranno essere coloro che dentro l’Amministrazione hanno avallato queste scelte, invece di contrastarle”.
No Comments