16 settembre 2020 – Trentino

I sindacati spiegano l’integrazione della “cassa”

ROVERETO. È una delle misure di sostegno ai lavoratori in difficoltà introdotte dall’amministrazione per i mesi appesantiti dalla pandemia Covid: la indennità provinciale fino a 450 euro da sommare alla cassa integrazione. Per informare i lavoratori, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un gazebo informativo questa mattina in centro a Rovereto. I lavoratori e le lavoratrici trentine che sono stati in cassa integrazione per almeno 300 ore nei primi sei mesi di quest’anno hanno diritto ad un’indennità aggiuntiva provinciale. Perché questa opportunità non sfugga a nessuno Cgil Cisl Uil stanno organizzando nei principali centri della provincia gazebo e volantinaggi informativi. La “tappa” roveretana si inserisce inquesto percorso: dalle 9 e30alle12e30ilgazebosarà in via Canestrini, angolo via Dante.
L’integrazione può essere richiesta sia da chi ha un contratto a tempo pieno sia da chi ha un contratto part time. In questo caso le ore minime e l’importo vengono riparametrati sulle ore contrattuali. L’indennità è pari a minimo 450 euro per chi ha una retribuzione lorda fino a 2.158,48 euro cui si aggiungono 1,5 euro ogni ora di sospensione ulteriore alle prime 300 (per esempio, con 520 ore di cassa, pari a circa 13 settimane o a 3 mesi, l’indennità di un full time è di circa 780 euro; minimo 300 euro per chi ha una retribuzione lorda superiore a 2.158,48 euro cui si aggiungono 1 euro ogni ora di sospensione ulteriore alle prime 300 (per esempio, con 520 ore di cassa, pari a circa 13 settimane o a 3 mesi, l’indennità di un full time è di circa 520 euro.
La domanda va presenta via web sul sito di Agenzia del Lavoro entro il 31 ottobre. Alla domanda va allegata una specifica certificazione delle ore di sospensione effettuate che deve essere rilasciata dal datore di lavoro.

 

 

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