01 ottobre 2020 – Trentino, Corriere del Trentino
Alloggi pubblici, le reazioni di Futura e sindacati «Niente più discriminazioni»
TRENTO. Sulla questione si registrano diversi interventi, a iniziare da Futura: «Ci felicitiamo per la sentenza del giudice Flaim con cui il tribunale del lavoro di Trento ristabilisce un diritto fondamentale, cioè l’uguaglianza delle persone residenti in Trentino a prescindere dalla nazionalità. Sono persone che spesso vivono da anni nella nostra Provincia, che pagano le tasse e che soprattutto contribuiscono alla crescita di tutta la nostra comunità. Non possono essere discriminate a piacimento». E ancora: «Il presidente Fugatti e l’assessore Bisesti sono recidivi. Proprio non riescono a capire che finché in Italia (e in Trentino) vige uno stato di diritto, quelle norme non possono essere varate. Inutile annunciare ricorsi che saranno rigettati»
Poi, c’è il commento dei sindacati. «La risposta ai bisogni abitativi delle persone, lavoratori e pensionati che vivono nella nostra provincia non può essere quella di togliere a qualcuno per accontentare altri. Così alla fine perdono tutti, trentini e non. L’unica risposta vera è mettere a disposizione più alloggi pubblici, ristrutturare il patrimonio Itea e ampliare anche la disponibilità di case a canone moderato. In buona sostanza fare una vera politica per la casa, non semplici slogan che puntano solo a creare divisioni nella nostra comunità. Basta demagogia, serve concretezza». «Era abbastanza chiaro come quella legge fosse discriminatoria – aggiungono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – ed avesse il solo scopo di illudere i cittadini sul fatto che tagliando fuori gli stranieri ci sarebbero state più case popolari per i trentini. Niente di più falso: oggi esiste già una doppia graduatoria».
Scarica il pdf: Itea ART 011020 3
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