13 ottobre 2020 – Trentino

I sindacati: «Più tempestività per frenare l’avanzata del virus»

L’appello. Cgil, Cisl e Uil: «Il lockdown sarebbe il fallimento della politica»

TRENTO. La parola d’ordine per contrastare l’avanzata del contagio è tempestività. Ne sono certi i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino che intervengono in vista della nuova stretta che il Governo, e dunque anche la Provincia di Trento, si apprestano a varare per contenere l’avanzata del Covid 19.
«Concordiamo con il presidente Fugatti quando dice che la priorità è tutelare l’apertura di scuole e attività produttive – ammettono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Dirlo però, non basta. Servono strategie pubbliche mirate su prevenzione e sanità. Servono investimenti subito. Oggi conosciamo meglio il coronavirus e le conseguenze che può produrre. Quindi non abbiamo giustificazioni». I sindacati chiedono alla Giunta provinciale di non perdere tempo prezioso e di mettere in atto un impegno straordinario per evitare in ogni modo possibile un nuovo blocco totale. «Comprendiamo l’appello alla responsabilità individuale, ma da sola questa non è sufficiente – proseguono -. La Giunta provinciale deve operare concretamente per evitare un secondo lockdown che non solo produrrebbe effetti gravissimi sul piano economico e sociale, ma segnerebbe il totale fallimento delle politiche sanitarie messe in atto fino a qui».
La strada è, dunque, quella di rafforzare tutte le misure di prevenzione e salute pubblica per il Covid-19. A cominciare dal potenziamento ulteriore di tamponi e test rapidi affidabili. «Non basta dire che facciamo più tamponi del resto d’Italia. Bisogna potenziare ulteriormente le attività di test e fare sì che i tamponi non subiscano rallentamenti perché l’epidemia non è passata e il virus è ancora tra noi e colpisce le persone più fragili come dimostra quanto accaduto nelle case di riposo. Allentare l’attività di test nelle Rsa è stato un errore, come purtroppo stiamo vedendo. Abbassare la guardia ha un costo elevato in termini di diffusione della malattia. Allo stesso tempo serve chiarezza sui test rapidi e sulla gestione dei trasporti che possono diventare fattore di contagio. Anche su questo fronte si può e si deve fare di più».
Parlando di prevenzione Cgil Cisl Uil tirano in ballo anche la questione dei vaccini antinfluenzali, ad oggi non disponibili per tutte le persone che ne faranno richiesta. «Non ci si può limitare a fare spot che invitino la popolazione a vaccinarsi, bisogna creare le condizioni per dare ai cittadini la possibilità di farlo».

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