13 ottobre 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Contratto metalmeccanici: la protesta si allarga

Si estende la protesta spontanea delle tute blu trentine per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Ieri hanno scioperato per un’ora gli stabilimenti Sapes di Storo e Condino, cento dipendenti, l’Ebara di Cles che conta 250 lavoratori, la Pama di Rovereto dove sono impiegati 250 lavoratori e lavoratrici e le Profilerie Trentine, sempre a Rovereto, che hanno circa 30 dipendenti.
«Tutti gli scioperi -fanno sapere i sindacati -hanno ottenuto una buona adesione, con punte di mobilitazione quasi totale in Sapes e alle Profilerie Trentine. Tutti gli scioperi sono partiti, come venerdì, in modo spontaneo, indetti dalle Rsu per unirsi alle proteste che stanno scoppiando tra le tute blu di tutta Italia. A dare il via alla mobilitazione è stata la rottura del tavolo con Federmeccanica sul rinnovo del contratto nazionale scaduto a dicembre dell’anno scorso. Dopo diversi incontri il confronto si è bloccato sul punto degli aumenti». I sindacati pretendono un accordo acquisitivo, che porti in tasca aumenti tangibili ai lavoratori. «Federmeccanica vorrebbe, invece, bloccare gli aumenti per un’altra tornata contrattuale continuano i sindacati una posizione inaccettabile per i lavoratori metalmeccanici, che non vedono aumenti veri da 5 anni».
Intanto Fiom, Fim e Uil hanno proclamato a livello nazionale il blocco dello straordinario e della flessibilità e le prime 6 ore di sciopero, 2 da gestire a livello aziendale e 4 da tenersi il 5 di novembre.

 

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