17 novembre 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Legge di stabilità. I sindacati «Non sono le risorse amancare ma le scelte»

TRENTO. «Nella prossima legge di stabilità provinciale non mancano le risorse, mancano le scelte, manca una visione. Dal Recovery Fund potranno arrivare in Trentino più di 2 miliardi di euro in un triennio che potrebbero aggiungersi fin dal 2021 al bilancio della Provincia. Sono cifre importanti e sarebbe un errore gravissimo disperdere questo patrimonio in mille rivoli, rinunciando a definire una strategia di fondo coerente che punti ad innovare il nostro territorio e renderlo competitivo». Per i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino dopo la pandemia il Trentino non sarà più lo stesso. Per questa ragione bisogna programmare la ripartenza, forti anche delle risorse che arriveranno. Fanno notare i segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -che «rispetto al 2009, l’anno dell’ultima grande crisi economica, il bilancio della Provincia di Trento può contare su maggiori risorse dal momento che il Governo Conte si è impegnato a coprire il mancato gettito fiscale come mai nessun Governo nazionale aveva fatto in precedenza. Dunque è inammissibile che si dica che non ci sono soldi. Al contrario quelle risorse ci sono e vanno spese subito per sostenere la ripresa e la crescita. Tutte scelte che potranno essere ulteriormente rafforzate con l’arrivo delle risorse europee. Dire che mancano risorse e rinunciare a compiere scelte fondamentali per la nostra comunità è una grave mancanza di cui la Giunta provinciale si assume responsabilità per il presente e per il prossimo futuro, dal momento che gli effetti di questa pandemia cambieranno per sempre anche il Trentino».

 

Scarica il pdf: legge di stabilita ART 171120 3