19 novembre 2020 – Trentino

«Non sono i sindacati ad ostacolare l’assunzione di infermieri»

Sanità. Nursing Up e Uil Fpl rispondono all’assessore Stefania Segnana

TRENTO. «Non sono i sindacati a ostacolare l’assunzione di personale infermieristico». Lo dicono e lo ripetono sia Nursing Up che la Uil Fpl Sanità. «Ne abbiamo invece auspicato la rapida assunzione» spiega Cesare Hoffer di Nursing Up. «Abbiamo inviato missive per sollecitare assunzioni, missive mai corrisposte» dice Giuseppe Varagone della Uil. Ed entrambi replicano all’assessore alla Sanità Stefania Segnana. «In queste esternazioni ravvisiamo ancora una volta il tentativo di non rispondere alle vere problematiche contenute nelle istanze che avevamo rappresentato. Ci spiace -spiega Nursing Up -in questo delicato momento dover scendere sul terreno di una polemica che non ci appartiene e che ci appare puramente strumentale, ma nella riunione del 16 novembre in Apran abbiamo chiesto alle istituzioni presenti, di affrontare la problematica della grave carenza di personale delle Apsp e dell’Apss, in un’ottica più ampia di confronto politico istituzionale e non solo ridotta, così come propostaci, ad una mera modifica del vigente contratto, che avrebbe posto tra l’altro il dipendente in una posizione totalmente sfavorevole nei confronti dell’amministrazione. Il vigente contratto di lavoro, sottoscritto a suo tempo dalle sigle sindacali e dalle istituzioni provinciali, contemperava per il dipendente un sistema in equilibrato tra doveri e diritti, quest’ultimi ora in 5 minuti e senza un’approfondito confronto sindacale messi in discussione ed in procinto di essere cancellati, con un accordo fatto in fretta e furia che modifica l’istituto della missione, naturalmente a sfavore del dipendente. Quindi rinnoviamo la nostra disponibilità al confronto, svolto però in un’ottica diversa e più ampia!». «Abbiamo detto di no ad una proposta prendere o lasciare -spiega Varagone -e bisogna far presente che se all’interno della graduatoria ci sono 36 Infermieri che attualmente lavorano nelle Rsa Trentine, di certo non deve essere il sindacato con un accordo a vincolare la decisione del singolo professionista dove prestare il proprio servizio. Ci preme segnalare che nell’Ospedale Santa Chiara mancano addirittura i camici di ricambio del personale, cosa inaccettabile difronte ad una pandemia in atto, in considerazione che l’abbigliamento di lavoro deve essere sostituito a fine turno per ovvi motivi igienici e di contagio». Conclude Varagone, auspicando che le istituzioni preposte si attivino per l’immediata assunzione di personale in Apss così da far fronte ad una situazione di forte stress psicofisico , l’adozione di provvedimenti per riconoscere l’indennità di malattie infettive, Bonus Covid 2 e l’applicazione del Ccpl 2016/2018 parte economica e normativa».

 

Scarica il pdf: sanita ART 191120