30 dicembre 2020 – Trentino
«La Provincia crea lavoro interinale anziché turnover»
Critici i sindacati.
«Urge un tavolo
di confronto su numeri e professionalità»
TRENTO. Non stupisce i sindacati la necessità della Provincia di provvedere a nuove assunzioni. L’età media del personale provinciale è di circa 54 anni. «Non sono state sufficienti, evidentemente, le pressanti richieste per definire “contingenti minimi” per specifiche figure come vigili del fuoco, operai cantonieri e forestali, peraltro non pienamente rispettati» commentano i segretari di Cgil Fp Luigi Diaspro, di Cisl Fp Giuseppe Pallanch e di Uil Fp Marcella Tomasi. «Ma molte altre sono le figure professionali da rafforzare e ricomprendere in un piano di assunzioni adeguato ai fabbisogni straordinari che la pandemia pone in capo ai servizi pubblici e alla pubblica amministrazione, compresi tecnici e amministrativi per dare gambe ai progetti europei del Recovery fund». Urgente, per i sindacati «un tavolo di confronto per comprendere non solo numeri ma anche qualità e professionalità che si vogliono immettere», proseguono i sindacalisti, che a più riprese hanno espresso preoccupazione sul tema del ricambio generazionale. Urgente è anche «un piano per l’innovazione della pubblica amministrazione che traghetti il Trentino nel futuro: un progetto di lungo respiro che rientri nell’agenda politica e stanzi risorse per assunzioni, contratti e valorizzazione del personale». Scelta sbagliata dunque, quella della giunta che ha puntato su bandi per lavoro interinale malgrado i 2,6 milioni di euro del recovery fund: «Non è questa la strada per una pubblica amministrazione efficace ed efficiente e per la valorizzazione di quanti vi lavorano».
Scarica il pdf: Provincia ART 301220 (1)
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