19 marzo 2021 – l’Adige

Aggredito un addetto del Crm. L’allarme di Uiltec: «Secondo episodio violento dall’inizio dell’anno»

Chiedere al cittadino di prestare attenzione alle regole può costare davvero caro. Ne sanno qualcosa, purtroppo, gli addetti ai Centri di raccolta materiali della città. Da inizio anno, come riferisce Giuseppe Di Chiara di Uiltec, sono state due le aggressioni ai danni degli addetti del Crm di Mattarello. L’ultimo grave episodio è successo martedì ed è stato necessario l’intervento dell’ambulanza e delle forze dell’ordine.
Da tempo i dipendenti di Dolomiti Ambiente che lavorano presso i Centri di raccolta segnalano furti e maleducazione. È loro prerogativa assistere i cittadini nel conferimento del materiale, intervenire se qualcuno cerca di smaltire rifiuti non previsti o in quantità superiori, o nel caso venga sorpreso qualcuno a rubare ferro o a recuperare parti di elettrodomestici destinati alla demolizione. «Martedì un addetto è stato portato al pronto soccorso in ambulanza dopo essere stato aggredito da un utente. Nulla di grave, per fortuna, ma questo è indicativo di ciò che accade nei Crm. Lo scorso anno abbiamo avuto un caso simile a Meano. I lavoratori si trovano tra l’incudine e il martello -spiega Di Chiara -da una parte si trovano ad avere a che fare con persone poco civili che non seguono le regole e reagiscono con violenza ai richiami, dall’altra c’è l’azienda che fa pressioni affinché si intervenga per impedire i conferimenti errati, e se non lo si fa si rischia una lettera di richiamo. A nulla servono le telecamere e il semaforo installati nei Crm, dato che risultano non attivi».
Uiltec ricorda che nell’aprile 2019 all’allora sindaco Andreatta, all’assessore all’ambiente Bungaro e a Dolomiti Ambiente era stato chiesto di tutelare i lavoratori con «un intervento solido e risolutivo da parte degli organi competenti», «onde evitare che nel proseguo delle minacce si possa passare ai fatti che possano pregiudicare l’incolumità fisica e psicologica dei dipendenti stessi».
Dopo l’aggressione di martedì, Giuseppe Di Chiara riprende il discorso. «Nel tempo intercorso da allora gli interventi di Dolomiti Ambiente sono stati nulli, in quanto avere un presidio con vigilanza è secondo l’azienda troppo costoso. Di conseguenza è stato deciso di installare semplici semafori non funzionanti davanti all’ingresso e telecamere non attivate -evidenzia -Chiediamo a questo punto che intervenga il nuovo sindaco Ianeselli. Nei confronti di Dolomiti Ambiente valuteremo qualsiasi azione utile a far sentire la voce dei lavoratori, compresa un’astensione collettiva».

Scarica il pdf: ADIGE CRM ART 190321