20 aprile 2021 – Corriere del Trentino

Assegno unico, i sindacati non mollano

I sindacati non si arrendono e dopo l’annuncio hanno preso carta e penna e hanno scritto all’assessora Stefania Segnana per esprimere preoccupazione per gli effetti che potrebbe avere sulle famiglie trentine il nuovo assegno unico ed universale approvato martedì scorso al Senato. «Una beffa», lo definiscono Cgil, Cisl e Uil che hanno firmato la lettera congiunta chiedendo un incontro. Il problema? I bonus elargiti dagli enti locali potrebbero essere inseriti nel calcolo della situazione e quindi l’assegno potrebbe ridursi. «È questo il nodo centrale — scrivono i sindacati —. Se i circa 40 milioni di euro che ogni anno la Provincia di Trento trasferisce alle famiglie con figli di lavoratori autonomi e dipendenti pubblici e privati attraverso l’Assegno unico provinciale, dovessero essere dichiarati come reddito ai fini dell’Isee da parte dei beneficiari trentini del nuovo assegno statale, ciò di fatto ridurrebbe la quota di risorse che i nuclei familiari nella nostra provincia potranno ricevere da parte dello Stato. In ballo ci sono consistenti risorse. Basti pensare che secondo le stime di Anf nel 2019 i beneficiari in regione erano circa 67mila».

 

Scarica il pdf: assegno unico ART 200421 2