03 maggio 2021 – l’Adige
«Ripartiamo dai vaccini»
Sindacati, 1° maggio con gli operatori del turismo: «Le aziende investano»
Il turismo, tra i settori trainanti per l’economia trentina e tra i più colpiti dalla pandemia, è stato scelto quest’anno da Cgil, Cisl e Uil del Trentino per ribadire, nella giornata del Primo maggio, la centralità dei lavoratori.
Non a caso sono state Cavalese, Riva del Garda e Tione -in rappresentanza di tutte le località turistiche trentine -le sedi scelte per promuovere momenti all’insegna della sensibilizzazione e della testimonianza di lavoratrici e lavoratori.
In particolare, Walter Alotti (Uil) si è recato a Cavalese, Michele Bezzi (Cisl) a Riva del Garda e Andrea Grosselli (Cgil) a Tione, con gli incontri che hanno visto la presenza anche di Giovanni Zanon (Comunità territoriale della Valle di Fiemme), Emanuela Felicetti in rappresentanza degli albergatori di Asat e Roberto Serafini, presidente della Funivie Pinzolo in rappresentanza degli impiantisti di Anef.
«Da vaccini e Recovery plan arriveranno grandi opportunità per il territorio e l’occupazione», hanno ricordato i segretari di Cgil, Cisl e Uil: «Non sprechiamola». Un appello a più voci ribadendo il tema della giornata di quest’anno: “Il Trentino si cura con il lavoro”
«Siamo in questi luoghi -hanno spiegato i tre sindacalisti -perché in queste valli la pandemia ha impedito l’avvio delle stagioni turistiche cancellando migliaia di posti di lavoro nei settori degli alberghi, del commercio al dettaglio, delle terme e delle funivie. Bisogna ripartire da qui, da queste valli, dando risposta ai bisogni di migliaia di stagionali che ancora oggi sono senza occupazione e senza ammortizzatori sociali».
Dopo un minuto di silenzio, in ricordo dell’operaio rumeno morto nei boschi della Val di Fiemme pochi giorni fa, proprio ai lavoratori stagionali il sindacato ha dato voce durante una diretta streaming sulle pagine Facebook delle tre organizzazioni promossa nel rispetto delle restrizioni imposte dalla lotta al Covid-19.
Hanno fatto sentire la loro voce cuochi, camerieri, addetti alle pulizie e operatori funiviari con impieghi stagionali che non lavorano ormai da ottobre e che hanno ricevuto fino ad oggi solo i bonus Inps statali considerato il fatto che le misure provinciali di sostegno sono state per loro del tutto inaccessibili. «Questo non è il giorno delle polemiche -hanno precisato i segretari confederali -ma confidiamo che su questo punto la Giunta Fugatti metta in campo un sostegno al reddito forte, rapido e ben disegnato, che tenga insieme possibilmente anche la necessità di qualificazione e aggiornamento professionale di questi impieghi nel turismo, perché le politiche attive del lavoro sono un aspetto fondamentale per il futuro del Trentino».
Dopo aver ricordato gli sforzi degli operatori in prima linea e le oltre 1.400 vittime del Covid, «quei giovani degli anni Cinquanta che, con il sudore della propria fronte, hanno ricostruito il Trentino che oggi conosciamo dalle macerie della Seconda Guerra mondiale», i sindacati hanno chiesto impegni anche alle aziende: la messa al bando dei fenomeni di evasione fiscale che azzoppano l’Autonomia; la forza di investire sui propri prodotti e servizi aumentando l’innovazione e la dimensione delle aziende e il riconoscimento del valore della contrattazione come strumento per garantire il ruolo dei delegati, migliorare l’organizzazione del lavoro e aumentare le retribuzioni.
Scarica il pdf: ADIGE PRIMO MAGGIO ART 030521 (1)
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