06 maggio 2021 – Corriere del Trentino
Benefit e riforma sanitaria, medici e farmacisti offesi. Ioppi: «Noi inascoltati» I sindacati: «Luci e ombre, tanti annunci e poca sostanza»
TRENTO «Il medico all’Azienda sanitaria e alla politica chiede rispetto, non benefit». Non usa mezzi termini Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici del Trentino, spalleggiato, dal collega che guida i farmacisti, Daniel Pedrotti, sui benefit descritti nel piano strategico 2021-2025 illustrato martedì dal direttore generale dell’Azienda sanitaria. Tra questi skipass gratuiti e auto per i medici di medicina generale e sconti sugli abbonamenti a teatro e palestre con l’obiettivo, dichiarato dal direttore Pier Paolo Benetollo, di attirare i medici migliori vista la penuria attuale.
Ioppi fa una premessa: «È chiaro che va lodato l’impegno di chi comunque fa una riforma e prova a migliorare. Non entro nel merito del piano, perché anche se dicono di aver sentito centinaia di professionisti nessuno dell’Ordine dei medici è stato coinvolto e questo mi dispiace: potevamo portare delle proposte essendo magari più autonomi rispetto ai professionisti dipendenti dall’Azienda sanitaria». Il
cuore della riforma è l’ospedale policentrico, ossia come ha spiegato Benetollo, la volontà di istituire delle specialità anche nei nosocomi di valle e offrire servizi sul territorio. Ioppi, che attende di vedere i contenuti, si limita tuttavia ad osservare «che l’accentramento produce casistica e la casistica offre un servizio migliore ai cittadini. Guardiamo come è difficile far sopravvivere i punti nascita e trovare professionisti che vogliano lavorarci».
Ecco appunto, i professionisti. Per attirarli l’Azienda ha stilato un piano di benefit importante, con agevolazioni per l’acquisto della casa, polizze extra, ma anche viaggi all’estero bonus per palestre e cinema. «Ecco, io sono offeso dal fatto che si vada a attrarre un professionista che ha studiato 12 o 15 anni andando a offrire con tono da imbonitore, stile Vanna Marchi, dei privilegi anche discutibili. I professionisti non hanno prezzo e non si comprano. Che poi questa proposta va pure a identificare il medico come un privilegiato e offende anche tutti gli altri professionisti, cui questi privilegi non sono riconosciuti quasi come se fossero lavoratori di serie B. Un medico — continua Ioppi — pretende rispetto e il diritto a lavorare in un luogo sicuro, con turni di lavoro umani e una progressione di carriera per il merito e non per l’appartenenza e il coinvolgimento nelle scelte di politica sanitaria, non certo di essere iscritto gratis alla bocciofila».
Sulla stessa lunghezza d’0nda anche Daniel Pedrotti, presidente dei farmacisti: «Gli infermieri scelgono dove lavorare, dove c’è propensione all’innovazione e alla ricerca , dove sono riconosciute le loro competenze specialistiche, mentre ci offendono i benefit “slogan” non collegati alla nostra professionalità. Anche noi — prosegue — non siamo stati coinvolti e dunque ci prendiamo il tempo per studiare il documento. Le intenzioni sono condivisibili e interessanti, ma è necessario comprendere ora il “come” saranno declinate e sarebbe auspicabile un coinvolgimento». Le reti di prossimità stanno a cuore agli infermieri che incalzano: «In questo contesto l’infermiere di famiglia e comunità potrà avere un ruolo fondamentale, ma va messo seriamente a sistema».
Cgil, Cisl e Uil trovano luci e ombre nel piano di Benetollo: «Il progetto di riorganizzazione — scrivono i segretari Andra Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — rischia di essere un’operazione più attenta all’apparenza che alla sostanza se non si chiariscono alcuni aspetti a cominciare dall’integrazione socio sanitaria» su cui per i sindacati bisogna investire. «Non basta ripristinare i distretti, bisogna che i diversi livelli di assistenza comunichino tra loro». Sull’ospedale policentrico poi avanzano un dubbio: «C’è l’elevato rischio che per accontentare il desiderio di avere un reparto sotto casa si creino inutili duplicazioni».
Scarica il pdf: piano sanitario 2 ART 060521 (1)
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