13 maggio 2021 –  Corriere del Trentino

Scuole superiori in presenza, dal 24 ipotesi tutti in aula. Materne estive, iscrizioni al via

TRENTO Prosegue la battaglia della Provincia di Trento per riportare in classe tutti i ragazzi delle superiori attualmente in presenza al 100 per cento solo per prime e quinte. L’ostacolo su questa via, ossia quello della capienza dei bus, rimane. Ma alla luce del monitoraggio effettuato da Trentino trasporti lunedì dovrebbero tornare in aula tutte le seconde. E l’assessore Mirko Bisesti è pronto a forzare anche la mano, se la situazione non si dovesse sbloccare, facendo rientrare tutti gli altri dal lunedì successivo, il 24.

Si tratterebbe, è vero, di una magra consolazione. La scuola, a quel punto, sarebbe agli sgoccioli con due tre settimane ancora da trascorrere sui banchi. Ma l’assessore Bisesti si è sempre battuto per una scuola in presenza e va detto che il Trentino è riuscito, almeno per i bimbi e ragazzi delle medie e al netto delle eventuali quarantene di classe, a garantire un anno quasi normale. Solo due infatti sono state le settimane in cui primaria e secondaria di primo grado sono state chiuse. Il vincolo però è quello della capienza sui bus, ferma al 50%. «Allo stato attuale — spiega l’assessore — non abbiamo segnali che qualcosa cambi questa settimana, perché tutte le partite collegate alle misure restrittive sono slittate a lunedì. Però l’attento monitoraggio fatto da Trentino Trasporti rivela una situazione sotto controllo». Una fotografia che quindi indurrà, secondo quanto si apprende anche negli uffici del dipartimento istruzione, a riportare in aula anche tutti i ragazzi delle seconde classi delle scuole secondarie di secondo grado già questo lunedì.

E per tutti gli altri? La promessa Bisesti l’aveva fatta: tutti finiranno la scuola in aula. Del resto, anche alla luce degli investimenti fatti dalla Provincia sui mezzi, Trento con un aumento di capienza al 75-80 per cento potrebbe farcela. Ma il tempo stringe e il governo continua a rinviare la decisione. Così l’assessore si prepara, qualora le cose non si sbloccassero, a una piccola forzatura se fosse necessario, portando tutti i ragazzi a chiudere l’anno a scuola dal 24 maggio. Nessuna apertura ha invece dimostrato l’assessore alle istanze della Uil scuola sul fronte scottante dell’apertura estiva. La Uil «ha chiesto un’assemblea per l’intero orario di servizio: non è previsto dal contratto e non è dunque possibile. Da lunedì apriremo le iscrizioni per la materne a luglio» dice Bisesti. L’assemblea però, garantisce Marcella Tomasi, segretaria confederale Uil, «si farà e il personale provinciale parteciperà prima o dopo il proprio turno: non veniva negata un’assemblea dai tempi del Ventennio».

Intanto il Consiglio delle Autonomie locali ha dato mandato al presidente Paride Gianmoena di esprimere riserve sul disegno di legge per la gratuità dei servizi socio-educativi dei nidi, nell’audizione programmata con la Commissione provinciale Politiche sociali. Il ddl è proposto dal Pd con una previsione di spesa di 10 milioni di euro nel bilancio provinciale 2022. «In giunta — spiega Gianmoena — sono emersi alcuni dubbi a partire dalla gratuità dei servizi, in particolare quelli cui, oggi, la copertura da parte del sistema pubblico è elevata. Lo sforzo deve essere volto a migliorare la qualità dei servizi pubblici».

Scarica il pdf: materne ART 130521 2 (1)