Tornano a salire gli affitti in Trentino. E vanno in sofferenza gli ambiti ad alta densità abitativa: Val d’Adige, Vallagarina ed Alto Garda. La Uil chiede alla neo Presidente ITEA Gerosa di dare nuove priorità al proprio mandato. Al primo posto va messo il reperimento di alloggi per le 3.000 famiglie in attesa. Troppo pochi gli alloggi di risulta da assegnare e troppi i mille appartamenti sfitti ITEA, un decimo del patrimonio abitativo della società strumentale pubblica.
Alla luce della ripartenza degli aumenti (es. a Trento 11,7 euro o 10,3 a Riva per metro quadro) degli affitti privati in Trentino e della sempre minore disponibilità di alloggi in affitto per le famiglie anche pubblici, la Uil si augura che i nuovi amministratori di Itea siano più sensibili ai problemi delle famiglie senza alloggio od in balia del mercato dell’affitto privato, piuttosto che a quelli dei “cantori” della sicurezza e dell’ordine pubblico, annidati in giunta e consiglio provinciale. Non è possibile che nel 2020 si sia riusciti a mettere a disposizione delle famiglie facenti richiesta solo 235 alloggi “ di risulta” – quelli che si liberano tutti gli anni per svariati motivi- su un patrimonio enorme di abitazioni sfitte pubbliche (almeno 1000 alloggi).
Restiamo in attesa non di annunci, ma di reali avvii di cantieri di ristrutturazione almeno del migliaio di alloggi sfitti o della disapplicazione di regole non legittime come quella dell’obbligo di residenza in Trentino di 10 anni, censurate e dichiarate non legittime dalle corti di giustizia italiane ed europee, per la domanda di accesso o contributo all’affitto.
La Uil chiede anche alla nuova Presidente Gerosa ed alla Consigliera Maffioletti (che ne faceva parte a suo tempo) di far reistituire la Commissione Sociale ITEA, cassata nel 2017 dalla Giunta Rossi durante la Presidenza Ghirardini. Era l’unico luogo, si badi bene, informativo e consultivo, in cui i rappresentanti dei lavoratori e pensionati, nonché degli inquilini ITEA, venivano informati delle politiche abitative ITEA e dei programmi di sviluppo e gestione della società.
Non è pensabile che una società pubblica la cui stragrande parte di patrimonio è stata costituita con le risorse dello Stato e dei lavoratori e pensionati (contributi Gescal) ed il cui bilancio discende dalle assegnazioni di fondi pubblici provinciali e delle pigioni dei suoi inquilini, si arrocchi in solitudine senza rapporti con i rappresentanti dei lavoratori e pensionati e degli inquilini.
Ribadiamo infine che lo scopo di ITEA è certamente quello di tenere in equilibrio bilancio, ma prima di tutto quello di ampliare e mantenere efficiente il patrimonio abitativo in essere e futuro per mettere a disposizione delle famiglie trentine il maggior numero di alloggi a canone popolare.
Walter Alotti
Segretario Generale
Uil del Trentino
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