Pnrr. Serve un protocollo condiviso per il rilancio economico Cgil Cisl Uil: la Giunta non ignori le sollecitazioni delle parti sociali e anticipi quanto previsto dal Governo Draghi
“L’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza deve svilupparsi su progetti e con modalità condivise anche con le parti sociali. La Giunta provinciale, però, va avanti da sola tanto che da ormai quasi un mese attendiamo riscontro sulla richiesta di condividere un protocollo. Ci auguriamo che conclusa la pausa estiv, il presidente Fugatti apra finalmente il confronto per il rilancio del Trentino che non può essere gestito in solitaria”. Ne sono certi Cgil Cisl Uil del Trentino che sollecitano il presidente della Provincia ad aprire la discussione sui progetti, sulle riforme e sulle modalità con cui Piazza Dante intende attuare il Pnrr a livello locale per consolidare la crescita economica, rafforzare la coesione sociale e accelerare la transizione ecologica. “Quella di arrivare alla stesura di un protocollo è una previsione della legge di conversione del decreto “Sostegni Bis” – sottolineano i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Semmai spiace constatare che si debba attendere un’imposizione nazionale per coinvolgere le parti sociali quando il sindacato confederale trentino è ormai quasi un anno che chiede al governo provinciale di lavorare per definire un patto condiviso tra organizzazioni datoriali, sindacali e istituzioni provinciali per la crescita e la coesione sociale definendo insieme progetti, interventi e riforme prioritarie per la nostra comunità. E sarebbe davvero grave per la nostra terra che fosse adottato prima il protocollo nazionale. Questo certificherebbe che lo Stato ancora una volta arriva prima delle istituzioni dell’Autonomia”.
Ed è ancora più singolare notare che la maggioranza in Parlamento, compresa anche la Lega Salvini, riconosca la centralità del confronto con le parti sociali per fare ripartire il Paese, mentre in Trentino la maggioranza preferisce andare avanti da sola invece che condividere le strategie più efficaci per affrontare le sfide e le trasformazioni che attendono anche il Trentino.
Ad oggi esiste solo un impegno verbale del presidente Fugatti, risalente al dicembre scorso dopo l’approvazione del bilancio, per l’avvio di un confronto sulla ripartenza. Impegno che dopo otto mesi è rimasto lettera morta.
Tutelare il lavoro e creare nuova occupazione, affrontare le ricadute economiche e sociali della transizione verde e digitale, superare le disuguaglianze economiche e sociali sono gli obiettivi fondamentali che dovrebbe centrare il Pnrr favorendo un nuovo modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. “Sollecitiamo dunque la Giunta provinciale e il Consiglio a prendere atto di quanto deciso a livello nazionale e a prevedere anche in Trentino tavoli la condivisione di un protocollo provinciale”, concludono i tre segretari provinciali.
Trento, 27 agosto 2021
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