10 novembre 2021 – l’Adige

I lavoratori pubblici senza arretrati. La Provincia conferma: nuovo contratto dal 2022 Ferrari (Pd) e Zanella (Futura): «Presa in giro»

«È la prima volta nella storia della Provincia Autonoma di Trento in cui salta l’aumento triennale, previsto per legge, per i lavoratori del pubblico impiego».
Sara Ferrari, capogruppo del Pd, e Paolo Zanella, di Futura, hanno commentato con amarezza la risposta data dall’assessore Mattia Gottardi, ieri in consiglio provinciale, per conto del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, alle loro interrogazioni a risposta immediata sul mancato rinnovo del contratto di 35.000 lavoratori trentini del pubblico impiego.
Ferrari ha anche rilevato come Gottardi sia stato costretto a rispondere alle interrogazioni su qualsiasi argomento, per mancanza del presidente in aula e di altri colleghi della giunta.
«Il nostro scopo è interrogare il presidente o l’assessore competente –ha sottolineato Ferrari –invece ci troviamo il pur cortese assessore Gottardi che legge la paginetta di risposta e ci spiace che il presidente della giunta debba mentire per interposta persona». L’assessore agli enti locali ha ricordato di avere la delega ai rapporti con il consiglio provinciale e gli impegni di presidente e altri assessori impossibilitati ad essere presenti in aula.
Nella mattinata di ieri Gottardi ha risposto, infatti, a 16 delle 20 interrogazioni presentate (question time): dodici erano rivolte al Presidente Fugatti. Quattro le interrogazioni a risposta immediata cui ha provveduto a rispondere l’assessora alla salute e politiche sociali Stefania Segnana. Sul fronte del rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici (35.000 persone tra sanità, scuola, formazione professionale, uffici provinciali) la consigliera Ferrari ha riconosciuto: «I lavoratori hanno compreso la situazione, ma ora sono gli unici in Italia a non vedersi rinnovato il contratto per il periodo 2019-2021». «Tra questi – ha aggiunto Paolo Zanella – ci sono anche i lavoratori della sanità, definiti eroi poco più di un anno fa nel pieno della pandemia. Mancano meno di due mesi alla fine del triennio in cui il contratto può essere rinnovato. La Provincia continua a fare orecchie da mercante. Nonostante il recupero di 120 milioni di euro sul fronte della quota di compartecipazione alla spesa con lo Stato. Il presidente Fugatti si è sottratto anche al confronto con i lavoratori che protestavano in piazza e mette le risorse solo dal 2022. Ma così è una presa in giro. Si fa saltare un turno di aumenti – ribadiamo, previsti per legge – quando invece quest’aula del consiglio si è aumentata l’indennità con gli arretrati, appellandosi proprio al fatto che lo prevedeva la legge… Le competenze sul pubblico impiego – ha concluso Zanella – mi sembra proprio che sia più capace lo Stato di gestirle».
L’assessore Gottardi ha invitato l’opposizione a non fare demagogia e poi ha letto la risposta di sette righe in cui era riportata la posizione di Piazza Dante, ribadendo che è previsto un aumento del 4,1%, comprensivo di uno 0,7% di vacanza contrattuale, dal 2022. Sono stati previsti 10 milioni di euro per ognuno dei tre anni di «vacanza». «Un contentino», per Pd e Futura, che annunciano ricorsi.

 

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