26 novembre 2021 – l’Adige
Sciopero bianco, sanità in affanno. I sindacati annunciano: stop agli straordinari dal 4 al 24 dicembre
Non c’è solo lo sciopero del 16 dicembre di tutto il comparto del pubblico impiego ma anche e soprattutto l’astensione dagli straordinari dal 4 al 24 dicembre nella lettera con cui i sindacati, in maniera unitaria, hanno annunciato al presidente Maurizio Fugatti, al commissario del governo e agli enti interessati la mobilitazione generale dei 35.000 dipendenti pubblici trentini.
Una protesta, quella del blocco degli straordinari, che rischia di avere ripercussioni pesantissime soprattutto per la tenuta del sistema sanitario, già sottoposto da mesi a stress e carichi di lavoro appesantiti dall’emergenza pandemia e resi ancor più intollerabili dalla carenza di personale e dalla sospensione di centinaia di dipendenti no vax.
Nella loro lettera di proclamazione dello sciopero i sindacati (Fp Cgil, Flc Cigl, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil Fpl Sanità, Fenalt, Nursing Up e Satos) ricordano il protocollo d’intesa sottoscritto nel gennaio del 2020 da Fugatti con impegni concreti per il rinnovo dei contratti poi non onorati. Gli stanziamenti per il prossimo triennio e la sola copertura della vacanza contrattuale per il periodo 2019-21 sono rifiutati con sdegno dai rappresentanti dei lavoratori che chiedono invece per lo stesso periodo aumenti contrattuali non inferiori a quelli previsti per il pubblico impiego dal governo nazionale. Chiedono inoltre distinti finanziamenti per il personale docente della scuola, per le progressioni di carriera e per la revisione degli ordinamenti professionali e del sistema di classificazione.
Ad esasperare il clima e scaldare gli animi si sono aggiunte negli ultimi tempi notizie di aumenti e privilegi concessi alla classe politica, con scatti di stipendio per i consiglieri regionali e ai sindaci, e ai dirigenti pubblici, con la previsione di un aumento da 20.000 euro in un anno per il futuro direttore generale dell’Azienda sanitaria. «Ci rendiamo conto che sono cifre che incidono poco o nulla rispetto al peso di un aumento concesso ai 9.000 addetti della sanità commenta Paolo Panebianco, della Fenalt -ma in questo momento danno un messaggio devastante a una categoria di lavoratori pesantemente provata». Il sindacalista ribadisce che in questo momento la priorità sarebbe quella di fare nuove assunzioni, di infermieri ma anche di oss.
Di contratto e problemi della sanità ieri il governatore Fugatti ha parlato intervenendo in commissione nella discussione sui contenuti della manovra finanziaria. Ricordando i 257 milioni complessivi previsti per il triennio 2019-21 (67) e per il rinnovo 2022-24 (190) il presidente ha richiamato tutti, a partire dai consiglieri, al senso di responsabilità: «Perché -dice -saremo chiamati a chiedere ai sanitari ulteriori sforzi. Ci sono problemi obiettivi, non ci sono medici e infermieri e si deve puntare su una campagna vaccinale che dovrà essere ancora più robusta».
Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 261121
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