06 dicembre 2021 – l’Adige

Sanità. Sindacati furiosi. Polemiche da Malattie Infettive «Riforma senza confronto»

I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil attaccano la giunta per l’assenza di un vero confronto in una materia cruciale come la riforma sanitaria e chiedono che venga aperto un vero confronto su distretti, Pnrr e rafforzamento della medicina territoriale.
I tre segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti., lamentano la stessa mancanza di dialogo già evidenziata dalla Consulta per la Salute e dagli ordini delle professioni sanitarie e sociali.
La critica parte dall’annuncio di qualche giorno fa con cui la giunta ha annunciato lo stanziamento di risorse per pagare la sanità privata nella gestione delle visite specialistiche dando così una mano ad alleggerire i tempi di attesa, cronicamente lunghe e ancor più lunghi in questo periodo di pandemia. «Se questo è il senso della riorganizzazione dell’Azienda e dell’ospedale policentrico -scrivono i sindacati -davvero non ci siamo. Ricordiamo tra l’altro che questa riorganizzazione, destinata almeno secondo le intenzioni del presidente Fugatti a rivoluzionare l’assetto dei servizi sanitari in Trentino, impegna appena 400mila euro, in pratica lo 0,03% del bilancio annuo dell’Apss, briciole con le quali sarà impossibile rafforzare davvero la medicina territoriale e l’integrazione socio-sanitaria. Insomma il quadro è preoccupante e l’esito di rafforzare il privato sarebbe inaccettabile».
Anche sul tema dei nuovo distretti Fugatti e Segnana sono nel mirino, per aver dato indicazioni contraddittorie e di fatto messo da parte il piano elaborato da un consulente esterno lautamente pagato. «Nulla si sa -aggiungono i segretari -sulle reali intenzioni di Fugatti e Segnana rispetto alla richiesta delle risorse per la realizzazione delle Case di Comunità previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e finanziati con le risorse europee del Recovery Fund».
Oggi intanto il regolamento che dovrebbe attuare la riorganizzazione verrà presentato al consiglio sanitario, convocato lamentano Cgil, Cisl e Uil, senza aprire un confronto largo con tutti i portatori di interesse. «Il timore -aggiungono -è che la carenza di personale ormai endemica in tutti gli ambiti della medicina e l’assenza di reali investimenti finanziari nella riorganizzazione portino ad un unico risultato: aumentare i carichi di lavoro sul personale di Apss e rafforzare la sanità privata. Il che suonerebbe davvero una beffa per lavoratori della sanità pubblica privi anche della possibilità di rinnovare il contratto, soprattutto guardano a quando succede a pochi chilometri da noi a Bolzano, dove la giunta Kompatscher aumenta l’Irap sulle imprese per finanziare il sistema sanitario e ha già stanziato ed è in fase di rinnovo dei contratti di lavoro di tutti i dipendenti pubblici».
Intanto a proposito della chiusura del reparto di Pneumologia e delle incertezze sul futuro sollevate da chi vi lavora intervengono anche i colleghi impiegati nel reparto di Malattie infettive, a cui quelli di Pneumologia verranno aggregati, intervengono facendo filtrare un documento che sottolinea la loro condizione di difficoltà e il disagio di aver combattuto per mesi, fin dall’inizio della pandemia. Anche loro lamentano di non essere mai stati ascoltati nelle loro richieste e istanze e temono adesso che l’arrivo dei colleghi possa creare più difficoltà che vantaggi.
La lettera prosegue ricordando come Malattie infettive sia il reparto referente per tutta la provincia non solo per i malati di Covid ma anche per gli altri malati, curati con attività ambulatoriale e di day-hospital. Si ricorda infone come anche in Malattie Infettive sia senza responsabile di struttura da diversi anni e tutto questo stravolgimento avvenga sembra alla vigilia della nomina di un primario.

Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 061221