SANITÀ. MENTRE IL PRESIDENTE DELLA PAT “MAURIZIO FUGATTI” SI FA I SELFIE DAVANTI I CENTRI VACCINALI, IL DIRETTORE DELL’APSS CHIUDE IL REPARTO DI PNEUMOLOGIA DELL’OSPEDALE SANTA CHIARA DI TRENTO.
Le OO.SS. Cgil Fp , Cisl Fp, UIL FPL Sanità, Nursing up e Fenalt dopo essere stati informati dai propri associati della chiusura dell’Unità Operativa e il trasferimento degli stessi presso il reparto di Malattie Infettive, prendono atto e sostengono preoccupazioni, richieste e proposte del personale Medico , Infermieristico , OSS e il Personale Tutto dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento.
Ieri da questi Professionisti è stata inviata una lettera ai vertici dell’Azienda Sanitaria per attenzionare della situazione difficile e preoccupante che andrà a crearsi con la chiusura del reparto. Riteniamo importante che questa missiva venga inoltrata anche alla Giunta Provinciale e all’Assessorato alla Salute poiché le responsabilità di scelte così gravi sono di natura tecnica ma soprattutto politica.
Gli stessi firmatari opportunamente sottolineano che non si può più parlare di situazioni impreviste ed imprevedibili, visto che siamo alla fine del secondo anno di una pandemia che non accenna a finire e pertanto sono da chiamare in causa le scelte fatte sin qui, ovvero una navigazione a vista senza una prospettiva chiara per affrontare in modo strutturale una carenza di Personale ben risalente nel tempo che la pandemia ha soltanto acuito, costringendo a sforzi immani e non più sostenibili dal personale in forza nelle varie strutture.
Ora, visto che in questo settore specifico della Pneumologia non si può fare affidamento sul privato accreditato, si chiudono intere Unità Operative come quello della Pneumologia, mettendo in serio rischio le necessità e le urgenze di patologie respiratorie non Covid in cui codesta Unità Operativa si occupa.
Tra l’altro, con il trasferimento del reparto e accorpando il personale della pneumologia con quello delle malattie infettive, si crea un ulteriore disagio al personale di quest’ultimo reparto, che ora dovrà assistere paziente con insufficienza respiratoria di tipo sub-intensivo, senza aver ricevuto un’adeguata formazione, permangono inoltre evidenti limiti logistici del reparto, che non faranno altro che aggravare la situazione di un personale già stressato.
Al di là delle chiacchere e delle propagande politiche, questo emerge dalla gestione della Sanità Trentina in questa fase ancora drammatica per quanto riguarda la pandemia, il solito vizietto di spostare risorse importanti verso la Sanità Privata. Ricordiamo tutti i 120 milioni di euro di tagli per la Sanità Pubblica che erano stati previsti dalla Giunta Provinciale e l’incremento invece delle risorse per quella Privata accreditata, la gestione autoreferenziale del Personale dei servizi, poca chiarezza e trasparenza sulle risorse stanziate dal Governo Nazionale per l’ emergenza ,indifferenza alle richieste di confronto dalle Organizzazioni Sindacali e degli stessi Professionisti della Sanità, negazione delle risorse per il rinnovo contrattuale 2019 – 2021, delle indennità specifiche per il Personale Sanitario e non, per la revisione degli ordinamenti professionali.
Per questo le ragioni dello sciopero generale del pubblico impiego indetto per il giorno 16 Dicembre sono maggiormente rafforzate e invitiamo tutto il Personale a partecipare alle assemblee del 7 e 9 Dicembre presso gli Ospedali di Trento e Rovereto. Inoltre domani tramite una missiva chiederemo spiegazioni ai vertici Aziendali in merito alla chiusura della Pneumologia di Trento.
Segretario CGIL FP del Trentino Luigi Diaspro
Segretario CISL FP del Trentino Giuseppe Pallanch
Segretario UILFPL Sanità del Trentino Giuseppe Varagone
Coordinatore Provinciale Nursing up Trento Cesare Hoffer
Segretario FeNALT Maurizio Valentinotti
Scarica il pdf: 05.12.2021 Comunicato stampa unitario
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