11 gennaio 2022 – Trentino
«Lavoratori e aziende al tappeto»
L’ impatto della varante Omicron e dell’esplosione dei contagi è pesante per le strutture sanitarie, ma si fa sentire anche su molte aziende del terziario, con ripercussioni preoccupanti tanto per imprese che per i lavoratori. Cgil, Cisl e Uil prevedono danni seri soprattutto per le attività legate a turismo e commercio. E chiedono quindi al Governo di tutelare i redditi di chi lavora. È urgente – sostengono Zabbeni, Pomini e Tomasi – che il Governo proroghi la cassa integrazione Covid, scaduta il 31 dicembre. In questi giorni Cgil Cisl Uil hanno fatto pressione sull’esecutivo perché si muova in questa direzione. Ma una scelta in questa direzione è attesa anche in Provincia, dove la diffusione del contagio incide anche sulla tenuta della stagione invernale. «È assolutamente necessario estendere la cassa Covid per chi lavora nel commercio, nel turismo, negli impianti di risalita e nella ristorazione — spiegano Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Gianni Tomasi —. Questi settori sono già stati provati da quasi due anni di pandemia. Senza una proroga degli ammortizzatori straordinari si rischiano nuovi licenziamenti, ma anche chiusure aziendali».
La misura dovrebbe essere estesa fino alla conclusione dello stato di emergenza, intanto fissato per fine marzo. Il sindacato trentino chiede però anche alla Provincia di fare la propria parte, attivandosi da subito per rendere efficaci le nuove misure di ammortizzatori sociali stabilite con la legge di bilancio e garantendo la massima operatività al fondo di solidarietà trentino.
Scarica il pdf: CIG ART 110122 2 (1)
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