Cooperazione. Decisivo rafforzare il dialogo sociale per le affrontare le sfide future.
Rapporto annuale di Euricse mette in trasparenza i dati sul sistema cooperativo. Cgil Cisl Uil: “su welfare, contrattazione e innovazione organizzativa nel settore è fondamentale continuare il confronto”. Bilateralità ed esternalizzazioni nel mirino dei sindacati.
Con oltre 30mila posizioni lavorative pari a più di 17mila dipendenti full time equivalenti nel 2020 la cooperazione trentina si conferma un settore centrale per l’economia trentina. Un comparto che, quanto gli altri, sta facendo i conti con gli effetti della pandemia, ma che ora deve scommettere sull’innovazione per il prossimo futuro. “Come tutta l’economia provinciale anche i settori della cooperazione dovranno affrontare le sfide imposte dalle trasformazioni in atto e che in parte il Covid ha accelerato – commentano i segretari provinciali a margine della presentazione dell’ultimo Rapporto Euricse sulla cooperazione trentina -. L’invecchiamento della popolazione, la transizione ecologica e la trasformazione tecnologica sono fenomeni che riguardano trasversalmente tutti i comparti e il mercato del lavoro. Per questa ragione crediamo sia importante continuare a creare occasioni di confronto anche con le organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici.”
Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti sottolineano come con la presidenza Simoni si sia avviato un dialogo costruttivo. Importante adesso mettere a fuoco gli obiettivi da raggiungere, con strategie condivise, nel prossimo futuro.
“Ora è decisivo rafforzare il dialogo sociale. Per quanto ci riguarda riteniamo prioritario affrontare insieme i nodi della contrattazione di secondo livello, in particolare per il sociale, per rafforzare le retribuzioni, ma anche le questioni relative al welfare contrattuale e a nuovi modelli organizzativi, come lo smart working che la pandemia ha imposto nel solco dell’emergenza e che adesso vanno strutturati. Ci sono poi due temi da definire: il primo è il definitivo avvio di un ente bilaterale del settore come concordato da tempo, il secondo è quello delle esternalizzazioni da limitare anche nei settori privati, mentre oggi siamo di fronte all’appalto del magazzino Sait”.
C’è poi il tema trasversale della produttività. “Una questione che va gestita con determinazione per tutta l’economia trentina, compresi i settori della cooperazione maggiormente aperti al mercato. E’ tempo di lavorare a misure che sostengano gli investimenti e la crescita dimensionale delle imprese e innalzino così la produttività trentina, migliorando anche il funzionamento del nostro mercato del lavoro sotto il profilo della qualità oltre che della quantità di occupazione”, proseguono i tre sindacalisti che esprimono anche apprezzamento per il lavoro svolto da Euricse. “Un’analisi periodica sull’andamento del settore è uno strumento di lavoro prezioso perché consente non solo di monitorare limiti e punti di forza, ma anche di agire su basi solide per stimolare il cambiamento”.
12 gennaio 2022
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