29 marzo 2022 – Corriere del Trentino

Edilizia, Fenail Uil: «Si adeguino i prezzi. Così contratto fermo»

TRENTO La Fenail Uil rilancia l’appello delle associazioni provinciali Ance ed Artigiani, che su questo giornale, sabato scorso, hanno chiesto alla Provincia di Trento un aggiornamento urgente del prezzario, alla luce della progressiva crescita dei prezzi dei materiali. Una revisione che sbloccherebbe anche la partita per il rinnovo del contratto provinciale, per cui il sindacato «chiede maggiore coraggio e concessioni economiche» alle associazioni datoriali.
In questo momento, però, le imprese stanno attraversando un momento delicato, segnato dalle difficoltà a reperire materie prime e all’aumento dei costi di quest’ultime. Per gli appalti già aggiudicati alcune imprese — hanno raccontato i presidenti di Ance ed Artigiani, Andrea Basso e Marco Segatta — hanno iniziato anche a pensare di pagare le penali per evitare di lavorare in perdita. Non è una situazione diffusa, ma è comunque sintomatica dei diseqUilibri che vive il mercato. E sul fronte degli appalti pubblici «molte gare cominciano ad andare deserte». Da qui la richiesta a Piazza Dante di aggiornare al più presto il prezzario provinciale.
«La Feneal Uil del Trentino — dichiara il suo segretario provinciale, Matteo Salvetti — vuole esprimere il proprio sostegno alle richieste delle associazioni datoriali nella convinzione che l’aggiornamento dei prezzi, porterà margini di redditività più alti alle imprese edili trentine, togliendo dal tavolo della trattativa incorso per il rinnovo del contratto provinciale – che interessa in Trentino più di 10.000 lavoratori – un argomento importante usato da Ance e Associazione artigiani per procrastinare i tempi della firma del rinnovo». Contratto che è scaduto da più di un anno «e, al momento, le posizioni al tavolo di trattativa rimangono purtroppo ancora distanti».
Proprio ieri l’assessore provinciale Achille Spinelli ha incontrato i rappresentanti del Coordinamento imprenditori e di Ance per affrontare l’emergenza «caro energia». Per contrastare i problemi immediati si punta a consentire alle imprese l’accesso alla liquidità necessaria e in questo senso è stato varato il protocollo quater con il credito, in base al quale la Provincia con un milione di euro interviene per azzerare il costo del credito, abbattendo gli interessi.

 

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