04 maggio 2022 – Corriere del Trentino

«Il Progettone tuteli ancora i più fragili»

«La finalità sociale del Progettone e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori deboli devono restare un punto fermo del Progettone. Lo strumento è finalizzato alla coesione e inclusione sociale e tale deve restare. La riforma della giunta provinciale rischia di ridimensionare fortemente questo aspetto che per noi, invece, rappresenta un punto fermo. Servono garanzie sufficienti nel testo normativo». È quanto hanno ribadito ieri mattina Cgil Cisl Uil ai membri della II Commissione durante l’audizione sul disegno di legge 140. «Non abbiamo alcun pregiudizio, ma non può essere solo un cambiamento di facciata che alla fine peggiora le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori», hanno detto Maurizio Zabbeni, Fulvio Bastiani e Walter Largher. Va bene dunque la scelta di rivedere l’impianto generale del Progettone garantendo solidità e certezza giuridica al sistema degli affidamenti al terzo settore e introducendo più forti politiche attive del lavoro, ma non sulla pelle dei più fragili. I sindacati chiedono che sia scritto nero su bianco nel testo che il Progettone è e resta uno strumento a sostegno dei lavoratori deboli.

 

Scarica il pdf: Progettone ART 040522 2