l’Adige – 28 giugno 2022

«Serve subito un cambio di passo». Cgil, Cisl e Uil incontrano la giunta e mettono in lista le priorità del futuro

Le sfide sul piatto sono tantissime. E per affrontarle servono politiche ad hoc, che sostengano nel breve e nel lungo periodo la crescita economica, la qualità dell’occupazione, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale. A chiedere un cambio di passo sono Cgil, Cisl e Uil, che ieri hanno incontrato la giunta provinciale.
Tra i temi in discussione, portati all’attenzione del presidente Maurizio Fugatti dai segretari generali Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil), ci sono quelli del carovita e dell’aumento delle bollette di energia e gas: «La marcia indietro della giunta sulla questione dell’esenzione dall’addizionale regionale all’Irpef è una prima risposta ancorché tardiva, perché ripristina, migliorandolo, il livello di riduzione fiscale introdotto dall’ultima giunta di centrosinistra. Alle famiglie, alle prese con il caro-energia, servono però interventi immediati che non possono attendere l’entrata in vigore nel 2023 dei nuovi limiti per l’esenzione dell’addizionale Irpef. Per questo – hanno insistito i
sindacalisti – chiediamo che i 25 milioni annunciati a marzo per il bonus provinciale per le bollette vengano spesi subito, senza escludere come fatto finora le famiglie con figli minori già beneficiarie dell’assegno unico provinciale, ma coprendole tutte con un intervento una tantum superiore a quello previsto oggi».
Sul tema delle politiche sociali, i sindacati confederali hanno sottolineato quanto il sistema di welfare debba essere parte integrante di una politica provinciale dei redditi: «All’interno di questo sistema operano decine di migliaia di persone, molte delle quali fuori dal perimetro pubblico, i cui contratti purtroppo sono stati rinnovati solo con anni di ritardo rispetto alle loro scadenze naturali. Crediamo infatti che sia arrivato il momento di investire nuove risorse nel settore, nel duplice obiettivo di dare risposta puntuale ai bisogni di assistenza delle persone anziane e di garantire un miglioramento delle condizioni di lavoro di migliaia di operatori del terzo settore che non vedono rinnovato il contratto collettivo provinciale da oltre un decen-
nio».
Sempre in tema di politiche sociali, la questione ”casa”, che con l’inflazione galoppante rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale: «La Giunta su questo fronte è del tutto immobile. Mentre il fabbisogno di alloggi a canone sociale aumenta, Itea non riesce neppure ad assegnare gli alloggi ancora liberi, alimentando così il bisogno abitativo dei ceti più deboli che non riescono a rivolgersi al mercato immobiliare». Tra le proposte dei sindacati «per finanziare le nuove iniziative e le riforme necessarie, in analogia a quanto fatto dalla Giunta Kompatscher in Alto Adige», l’eliminazione degli sgravi Irap non selettivi garantendo: «Così è possibile garantire un aumento del budget provinciale tale da permettere nuovi investimenti nell’assistenza, nella sanità e nelle politiche per la casa». Apprezzamento, invece, per lo stanziamento delle risorse per chiudere il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici: «Ora però si deve velocemente riaprire il tavolo negoziale per individuare, fin dal bilancio 2023 le risorse necessarie per rinnovare i contratti pubblici per il prossimo triennio».
Sempre in tema di contratti Cgil, Cisl e Uil rilanciano con la richiesta di «promuovere una nuova stagione di contrattazione nei settori privati»: «Abbiamo sollecitato, condividendo questa priorità con le associazioni datoriali, gli interventi necessari a dare attuazione agli accordi interconfederali sulla rappresentatività anche in Trentino e quelli indispen-
sabili ad escludere dai contributi provinciali le aziende che fanno dumping contrattuale applicando contratti diversi da quelli firmati dai sindacati più rappresentativi. Su questo fronte stiamo attendendo da troppo tempo un’iniziativa della giunta che ancora oggi colpevolmente latita».
Un richiamo alla giunta, da parte di Cgil Cisl e Uil, anche sui temi della sostenibilità ambientale: «Come avevamo scritto nel documento unitario di osservazioni al
bilancio provinciale di previsione per il 2022, la Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile andava tradotta subito in scelte concrete e vincolanti. Per questo avevamo proposto per esempio che il 60% delle risorse europee finanziate sul fondo FESR in Trentino circa 180 milioni in sette anni fossero dedicate alla transizione ecologica. Purtroppo la Giunta provinciale ha deciso che di non accogliere questo suggerimento»

 

Scarica il pdf: ADIGE bilancio ART 280622