l’Adige – 07 luglio 2022

Infortuni, impennata del 23,6% Faggioni: servono investimenti seri

Non si arresta la corsa degli infortuni sul lavoro in Trentino. Tra gennaio e maggio l’Inail ha registrato un incremento del 23,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori con l’aumento maggiore sono il comparto trasporti e magazzinaggio con un dato che sfiora il raddoppio (+91.3%) passando da 138 casi a 264, seguito dal manifatturiero +30,9% da 330 a 432 e dalle costruzioni +30,6%, da 163 a 213.
Gli incidenti mortali registrati fino a maggio sono stati 9; erano stati 5 un anno fa. In calo, invece, il dato sulle malattie professionali: a maggio si registra una diminuzione del 24,8%. La riduzione più significativa riguarda l’agricoltura. «I dati confermano un trend di crescita che dimostra come anche il Trentino si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza sicurezza sul lavoro — fanno notare Manuela Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi che per Cgil, Cisl Uil seguono questi temi —. Purtroppo per invertire le rotta servono investimenti seri su prevenzione e controlli. In tal senso, dopo moltissime sollecitazioni, cogliamo finalmente un segnale di apertura da parte della Giunta provinciale. L’assessore Achille Spinelli ha annunciato l’impegno a potenziare gli organici di Uopsal e servizio lavoro».

 

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