27 settembre 2016 – l’Adige (art. non disp.), Trentino, Corriere del Trentino
Borse di studio la Uil dura contro Ferrari per i tagli
Dura replica di Walter Alotti, segretario della Uil del Trentino, alle parole dell’assessora Sara Ferrari sulla vicenda delle borse di studio universitarie.
«Calano le borse di studio? “No, non ci sarà alcun taglio, semmai un aumento di risorse” smentisce l’assessora, e allora di che si preoccupano gli studenti e il sindacato? Il fatto – spiega Alotti – è che, i numeri non mentono, negli ultimi cinque anni le risorse sono passate da 7,43 milioni per 2.957 beneficiari a 6,04 milioni per 3.286 beneficiari. Sembra proprio un calo, checché ne dica Ferrari, ma il “maneggio” è presto fatto e invece di tagliare le borse si tagliano i beneficiari.
Ecco quindi che il Trentino si adegua alla media nazionale del valore delle borse (nel 2013-’14 in Provincia era di 1.837 contro 3.422 euro nazionali) e tutti sono contenti tranne forse quelli che si vedono togliere – anzi, tagliare – la borsa sotto il naso.
Parlando di franchezza e comprensibilità, sempre a proposito delle borse di studio, come Uil del Trentino non capiamo il motivo per cui il Bando 5B (quello concepito per orientare e sostenere giovani con particolare interesse ed impegno verso percorsi di eccellenza) è ancora sospeso in attesa di definizione e siamo ansiosi di capire cosa cambierà al riguardo con l’adozione dell’Isee.
Si tratta di un intervento per gli studenti trentini particolarmente meritevoli che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado nell’anno in corso e intendono proseguire il percorso di studi. In una fase storica in cui l’università sta perdendo appeal e si ha la percezione che le lauree siano in qualche modo svalutate, ci sembra fondamentale intervenire in un momento chiave come la fine delle superiori.
Speriamo che in proposito l’assessora sia d’accordo con noi e che, in ogni caso, giacché vuole un incontro chiarificatore, sappia esporci cosa ha in programma di fare».
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