Trentino – 08 novembre 2022

Gli infermieri non ce la fanno più

 

TRENTO. Non è come fare il prete, ma quasi. È un mestiere, quasi una vocazione. Parliamo della professione infermieristica. E le infermiere – come i preti, come le suore, come tutti – si arrabbiano. Venerdì faranno sentire la propria voce, assieme a quella delle altre lavoratrici e degli altri lavoratori della sanità trentina. Dalle 14 alle 16 ci sarà un presidio sotto le finestre della giunta provinciale. I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fenalt e Nursing Up chiedono tutele e nuove assunzioni all’interno delle strutture ospedaliere (e non solo ospedaliere) della Provincia. Le infermiere dell’Azienda sanitaria sono 2.700. Ovviamente non le vederemo tutte in piazza Dante, non foss’altro perché i turni di lavoro non lo permettono. Turni massacranti, denunciano. «I riposi e le ferie saltano regolarmente. Si viene richiamati in servizio. C’è un incentivo economico, ma non basta. Chi si rifiuta di rientrare al lavoro, a coprire i buchi per malattia, poi viene preso di mira dai coordinatori e anche dalle colleghe o dai colleghi. È la guerra fra poveri. Alla fine a pagare siamo noi e, con noi, i pazienti che si trovano servizi non efficienti e lunghe liste d’attesa».
Abbiamo incontrato tre infermiere, impegnate a Trento, Rovereto ed Arco. Sono tre realtà dove si sente la stessa “musica”: le cose non vanno bene e c’è chi sta pensando di mollare il lavoro. Tutte ci hanno chiesto di non renderle identificabili e già questo la dice lunga. I nomi sono quindi di fantasia, ma le storie e la rabbia sono vere. Il Covid ci hanno detto – non è la sola causa del caos sanità: ha solo fatto emergere il disagio con più forza. «Era un vaso quasi pieno di problemi e adesso sta traboccando». Le rigide norme per il contenimento del virus – dicono – ora sono controproducenti e contribuiscono ad ingrippare il motore della sanità provinciale. Parte del personale passa da un reparto all’altro, a seconda di dove si crea l’emergenza ma le infermiere, per quanto brave, non sono sempre intercambiabili e in corsia non si può sbagliare.

 

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