Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 12 novembre 2022

Sanità, sindacati in piazza «Turni duri e ferie tagliate per carenza di personale»

Presidio sindacale dei lavoratori della sanità ieri pomeriggio. Durante la manifestazione Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up e Fenalt hanno denunciato a gran voce l’insostenibilità del proprio lavoro, evidenziando le difficoltà di un’organizzazione globalmente deficitaria. I rappresentanti sono stati poi ricevuti dal presidente della provincia Maurizio Fugatti e dall’assessore Stefania Segnana.
«Nel rapporto di ItaliaOggi il Trentino è al primo posto per qualità della vita, ma proprio per quanto riguarda la sanità si posiziona in fondo alla classifica – affermano i sindacati – Il problema riguarda soprattutto le apparecchiature diagnostiche e la disponibilità dei posti letto».
È notizia recente come dall’ultima indagine Agenas risulti un peggioramento nei tempi di attesa per accedere alle prestazioni specialistiche, con conseguenze negative nell’accesso alle terapie e un 28% dei malati oncologici che sceglie di curarsi fuori regione.
La richiesta dei professionisti è quella di un intervento ad hoc da parte della provincia, chiamata a ripristinare l’eccellenza dei servizi e riconoscere il giusto valore di chi opera in ambito sanitario e assistenziale.
«La missione 6 del Pnrr – continuano i sindacati – finanzia la realizzazione di importanti strutture sul territorio, case della salute e ospedali di comunità, ma tali pratiche paventano anche il rischio di avviare un grande processo di privatizzazione. Occorre potenziare gli organici del comparto pubblico e presidiare quelle strutture attraverso un piano straordinario di assunzioni».
Infatti, non soltanto risultano raddoppiate le dimissioni, ma si registra anche un aumento delle giornate di malattia, con il personale costretto a fare gli straordinari o a rientrare anticipatamente dai periodi di ferie. Un trend che si traduce nella fuga verso altre realtà, all’estero, fuori regione o in aziende private, alla ricerca di migliori condizioni retributive e una conciliazione dei tempi meno proibitiva. Sulle dimissioni del personale i vertici della provincia hanno tuttavia sottolineato come nel 2022 siano state 222 quelle volontarie, fra cui occorre tener conto degli avvicinamenti ai luoghi di nascita. Inoltre, i valori totali del personale sanitario e socio sanitario sono passati da 6.667 lavoratori dipendenti del 2019 a 7.006 del 2022.
«Quella di oggi è stata un’occasione per dialogare: siamo consapevoli delle difficoltà che la sanità sta attraversando in questo momento così difficile e abbiamo dato la nostra disponibilità ad approfondire molte questioni, per fornire una risposta puntuale entro tempi brevi alle varie istanze» hanno commentato Fugatti e Segnana, assumendosi parallelamente l’impegno di «stabilizzare il personale a tempo determinato, con una procedura dedicata».

 

Scarica il pdf: TRENTINO, CORRIERE, il T sanita ART 121122