Trentino – 02 dicembre 2022

Disastro sanità trentina. L’allarme dei pensionati

TRENTO. “Siamo ormai agli sgoccioli di questa legislatura che su sanità e assistenza è stata abbastanza disastrosa. L’esecutivo è partito congelando lo Spazio argento e ancora oggi il sistema non è andato a regime. Manca una presa in carico dei soggetti più fragili, manca un investimento solido sull’assistenza socio-sanitaria e pochissimo si è fatto per l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale”. Lo affermano, in una nota congiunta, i segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati, Ruggero Purin, Tamara Lambiase e Claudio Luchini, che annunciano l’adesione all’assemblea pubblica di sabato 3 dicembre per la difesa del sistema di welfare territoriale a cui partecipano tra gli altri la consulta della salute, gli Ordini delle professioni sanitarie, realtà del volontariato e del privato sociale.
I segretari evidenziano “risposte insufficienti sulle liste d’attesa, la cronica mancanza di personale sanitario e investimenti inadeguati su prevenzione e assistenza socio-sanitaria”, con rischi per la tenuta del sistema di welfare territoriale trentino. “Va rimesso al centro il sistema pubblico, vanno stanziate risorse adeguate e valorizzato il personale. Solo così si potrà trovare una via d’uscita, senza compromettere la tenuta sociale della nostra comunità”, concludono i tre portavoce di categoria.
Mercoledì erano state le sigle della dirigenza medica a protestare, mentre la scorsa settimana era arrivato il documento con l’allarme congiunto degli Ordini dei medici e di quello del personale infermieristico: denunciavano carenze organizzative e scelte discutibili, in primis della giunta provinciale, e poi dell’Azienda Sanitaria. Il sistema è allo sfascio.

 

Scarica il pdf: TRENTINO pensionati ART 021222