IL 14 DICEMBRE LA UIL TRENTINA IN PIAZZA PER UNA LEGGE DI BILANCIO PIÙ GIUSTA

Il 14 dicembre la UIL del Trentino, assieme alla Cgil provinciale, manifesterà davanti al Commissariato del Governo di Corso III Novembre contro la manovra economica nazionale, per una legge di bilancio più equa e giusta.
La UIL del Trentino, a differenza della CGIL, non ha proclamato lo sciopero ma sarà convintamente presente al presidio: decisioni diverse a fronte di una comune valutazione di inadeguatezza della manovra governativa.

Per la UIL si tratta dell’inizio di un percorso che potrebbe anche sfociare, in un secondo tempo, in azione di sciopero e di astensione dal lavoro. In questo momento però, in prossimità delle festività e visti i vincoli alle proclamazioni di sciopero nei servizi pubblici, UIL ritiene più opportuno proporre manifestazioni ed azioni di lotta meno impattanti, pur lasciando alle singole categorie la facoltà di indire autonomamente lo sciopero, come hanno legittimamente deciso di fare UILM/ UILTEC e UILCOM del Trentino, sindacati dell’industria, che hanno proclamato uno sciopero di quattro ore nel proprio settore, differentemente dalle altre nostre  categorie che comunque parteciperanno compatte alla manifestazione di fine mattinata di mercoledì 14 dicembre.

 

Per il momento, abbiamo ritenuto opportuno non ricorrere all’arma più potente del sindacato e dei lavoratori, vale a dire lo sciopero, anche per non alleggerire le tasche dei lavoratori e delle lavoratrici in un momento come questo di emergenza inflattiva, di caro energia e di carrello della spesa pesante. Riserviamo l’astensione dal lavoro ad altre occasioni , magari in condivisione di iniziative di protesta generale nazionale che potrebbero essere prese già nelle prossime settimane.

Ancora una precisazione: la UIL del Trentino e le sue categorie del pubblico impiego hanno chiesto e continuano a chiedere alla Giunta Fugatti lo stanziamento di congrue risorse per i rinnovi dei contratti pubblici 2022-‘24, ma, a  differenza di Cgil del Trentino, non hanno indetto azioni di sciopero a livello locale perché le partite sono tuttora aperte, essendo ancora impegnate nella contrattazione in diversi ambiti provinciali, dalla scuola, in particolare scuola infanzia, professionale e personale ATA, alla sanità e agli enti locali, ravvedendo concrete possibilità di accordo.

 

Una situazione complessa ed articolata quindi, in divenire, che per ora prevede per la UIL  la mobilitazione con manifestazione pubblica mercoledì 14 alle ore 11.00, con richiesta di incontro con il Commissario del Governo, proposta congiuntamente con Cgil, per portare all’attenzione del massimo rappresentante dello Stato nel territorio provinciale, le critiche e le proposte di cambiamento  dei provvedimenti nazionali  in tema di fisco, previdenza, welfare, costo della vita e politiche attive del lavoro che si ritengono dannosi e  inadeguati alle esigenze dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate, delle donne e dei giovani  del nostro Paese.

 

Walter Alotti             Segretario generale        UIL del Trentino

Cgil e Uil protestano per cambiare la finanziaria del governo Meloni. “Manovra iniqua che lascia indietro i più fragili e aiuta ricchi ed evasori”. Questa mattina il presidio sotto il commissariato del Governo

Una finanziaria che non dà risposte alle lavoratrici e ai lavoratori sul caro vita, che lascia indietro i più fragili e sostiene i più ricchi e rischia di favorire gli evasori. Sono queste alcune delle ragioni per cui la manovra del Governo Meloni va cambiata. Lo hanno ribadito Cgil e Uil oggi a Trento aderendo alla mobilitazione indetta a livello nazionale e che si sta svolgendo in tutte le regioni tra il 12 e il 16 dicembre. Le categorie della Cgil e alcune categorie Uil hanno scioperato a sostegno della protesta.

I sindacati chiedono:

·         di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro;

·         di eliminare le forme di lavoro precario e di non tornare indietro sui voucher, che non garantiscono diritti e tutele

·         una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività;

·         la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà;

·         la rivalutazione delle pensioni;

·         risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia;

·         di cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.

Per Cgil e Uil la legge finanziaria nazionale è sbagliata anche perché:

·         proprio mentre l’inflazione sta mangiando il potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni, premia gli evasori e, con la flat tax fino a 85.000 euro per il lavoro autonomo, rende ancora più ingiusto il sistema fiscale, sempre più scaricato sul lavoro dipendente, che a parità di reddito paga il triplo;

·         trasforma le tasse sugli extraprofitti frutto della speculazione sul caro energia in “contributo di solidarietà straordinario” e cambia platea e metodo di calcolo, riducendo gli 11 mld, attesi dalla tassazione di Draghi, a 2,6 mld;

·         taglia le risorse a sanità e scuola, che pagano pesantemente il prezzo dell’inflazione;

·         non da risposte ai più poveri;

 

A questo link le foto del presidio

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